ALESSANDRA POGGI
Cronaca

La libertaria era già finita nei guai. Coinvolta nel caso ’Scripta scelera’

Sotto accusa a Carrara nel 2023 per i fatti legati al periodico clandestino Bezmotivny

Sotto accusa a Carrara nel 2023 per i fatti legati al periodico clandestino Bezmotivny

Sotto accusa a Carrara nel 2023 per i fatti legati al periodico clandestino Bezmotivny

Per Veronica Zegarelli imolese di nascita ma residente a Carrara, erano già stati disposti i domiciliari nel 2023, quando assieme ad altri anarchici finì nel mirino nell’inchiesta ‘Scripta Scelera’. Operazione legata al periodico clandestino Bezmotivny. Sulle pagine del quindicinale, secondo l’accusa, erano indicati gli obiettivi da colpire, in nome di dinamiche e strategie teorizzate (e messe in pratica) dalla Fai-Fri, la Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale, organizzazione eversivo terroristica dell’anarchico Alfredo Cospito, condannato per la gambizzazione dell’ad di ‘Ansaldo nucleare’ Roberto Adinolfi. Tra le accuse anche quella di proselitismo nelle scuole. Secondo gli inquirenti gli anarchici coinvolgevano giovani studenti per farli diventare ‘nuove leve’. Zegarelli uscì dai domiciliari e dall’inchiesta. I principali indagati, quattro, sono poi stati rinviati a giudizio e poi assolti con formula piena l’aprile scorso perché "il fatto non sussiste" dall’accusa di istigazione e apologia con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico. L’unica condanna fu proprio per Luigi Palli, uno dei due arrestati ieri, ma per vilipendio al capo dello Stato (8 mesi senza risarscimento).

Tornando all’inchiesta di Pisa, nella rivendicazione, l’azione veniva presentata come dimostrazione della possibilità di colpire le istituzioni anche in contesti considerati protetti e sorvegliati. Il testo legava inoltre la lotta anarchica alla memoria delle vittime di carcere, lavoro, mare e Cpr, indicate come "simboli della violenza del potere". In chiusura, il gruppo esprimeva solidarietà ad Alfredo Cospito. Le Fai, che hanno rivendicato quell’attacco, sono la Federazione Anarchica Informale: una rete di gruppi e singoli che si riconoscono in pratiche radicali. Non si tratta di un partito né di un’organizzazione strutturata: non ha leader né un centro decisionale. Si definisce una realtà "orizzontale e caotica" in cui i membri si riconoscono attraverso le azioni compiute e rivendicate. Tra il 2022 e il 2023 le iniziative anarchiche si erano moltiplicate in Italia, con manifestazioni e azioni dimostrative contro lo Stato. A innescare questa nuova ondata era stata la scelta dell’anarchico insurrezionalista Alfredo Cospito di avviare uno sciopero della fame.