ANASTASIA BIANCARDI
Cronaca

In viaggio con il cibo tra scienza, cultura e storia

Tre serate dedicate alla scienza che animeranno il borgo di Arzengio, nel Comune di Pontremoli, da venerdì a domenica....

Tre serate dedicate alla scienza che animeranno il borgo di Arzengio, nel Comune di Pontremoli, da venerdì a domenica....

Tre serate dedicate alla scienza che animeranno il borgo di Arzengio, nel Comune di Pontremoli, da venerdì a domenica....

Tre serate dedicate alla scienza che animeranno il borgo di Arzengio, nel Comune di Pontremoli, da venerdì a domenica. Torna il Festival della Scienza della Lunigiana da qualche anno rappresenta un appuntamento importante per la divulgazione scientifica in Toscana. Al centro dell’edizione di quest’anno un tema universale e affascinante: il cibo, raccontato attraverso la scienza, la cultura e la storia, per riscoprire quanto l’alimentazione sia molto più di una semplice necessità fisiologica.

Il festival, nato su iniziativa dell’Organizzazione di Volontariato Farmacista della Parola, è finanziato dalla Farmacia Buttini e gode del patrocinio di Comune, Provincia e Regione. L’obiettivo è offrire uno sguardo ampio e articolato sull’alimentazione, declinata su tre livelli di approfondimento: biologico, sociale e storico. Un percorso che vuole restituire al pubblico la consapevolezza che il cibo che portiamo in tavola racconta molto di noi: cultura, evoluzione, identità. A sottolinearlo è anche Elena Accorsi Buttini, ideatrice e organizzatrice del festival. "Ci aspettiamo grande partecipazione per l’edizione di quest’anno – dice – . Quando si parla di cibo, gli italiani hanno opinioni molto radicate e sono sicura che si arriverà a un interessante confronto diretto tra i relatori e il pubblico. Lo scopo del festival è anche questo. Perché la scienza non è solo un modo per capire il mondo. È anche per cambiarlo, insieme."

Ad aprire la manifestazione, venerdì alle 21, sarà Gabriella Morini, neuroscienziata del gusto e docente all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Racconterà come le preferenze alimentari umane si siano sviluppate nei millenni, plasmando il nostro cervello e i nostri comportamenti sociali. Sabato, sempre alle 21, toccherà invece a Michele Antonio Fino, giurista e docente universitario. Nel suo intervento esplorerà le implicazioni giuridiche, simboliche e politiche del cibo: un campo dove cultura e diritto si intrecciano e definiscono chi siamo.

La chiusura, domenica, sarà affidata a Alberto Grandi, storico dell’alimentazione ed economista, docente all’Università di Parma, che condurrà il pubblico in un viaggio tra miti, nostalgie e costruzioni mediatiche attorno alla cucina italiana. Un’occasione per riflettere su quanto il nostro rapporto con il cibo sia, spesso, una narrazione più culturale che storica. Tre serate di grande divulgazione, animate da relatori capaci di unire rigore e chiarezza, profondità e leggerezza, in un clima di confronto aperto e partecipato. Il Festival della Scienza della Lunigiana si conferma non solo un appuntamento culturale di valore, ma anche un piccolo laboratorio di pensiero, dove la scienza torna ad essere un alleato per leggere la realtà e costruire il futuro.

Anastasia Biancardi