GIANLUCA BONDIELLI
Cronaca

In ricordo di Balloni. La nuova associazione: "Aiuteremo i bambini malati come Alessandro"

La realtà appena nata dai ragazzi della curva della Massese calcio. Susanna, mamma del tifoso bianconero, è la presidentessa. Raccolta fondi il 6 settembre allo stadio per Pediatria oncoematologica.

La realtà appena nata dai ragazzi della curva della Massese calcio. Susanna, mamma del tifoso bianconero, è la presidentessa. Raccolta fondi il 6 settembre allo stadio per Pediatria oncoematologica.

La realtà appena nata dai ragazzi della curva della Massese calcio. Susanna, mamma del tifoso bianconero, è la presidentessa. Raccolta fondi il 6 settembre allo stadio per Pediatria oncoematologica.

“Io Valgo-Alessandro presente". E’ questo il nome dell’associazione culturale creata dai ragazzi della Curva della Massese assieme a Susanna, madre di Alessandro Balloni il giovane tifoso a cui è stata intitolata la curva sud dello stadio degli Oliveti. "E’ uno strumento nato per cercare di dare un piccolo aiuto a chi come mio figlio è malato – spiega Susanna, ribattezzata la mamma della curva -. Vorremmo donare a nome di Alessandro e per farlo avevamo bisogno di un’associazione che rendesse tutto ufficiale e rendicontabile. Io ne sono la presidentessa e la responsabile ma l’organo è stata creato per dar voce agli ultras e li ho voluti con me nel direttivo. E’ uno strumento che servirà per iniziative della curva e dello stadio, a cominciare dai primi tre eventi che verranno organizzati entro la fine dell’anno, che avranno tutti di base una raccolta fondi. Il primo è la festa del trentennale della scomparsa di mio figlio che si terrà il 6 settembre allo stadio. Il ricavato sarà devoluto interamente al reparto pediatrico oncoematologico del Noa".

Come ha fatto Alessandro Balloni ad ergersi a simbolo di una curva e di una squadra? "Credo che sia stata la dignità di mio figlio nel vivere la sua malattia – racconta Susanna –. Lui non si è mai allontanato da questa sua fede calcistica neppure tra flebo, aghi, ricoveri e trapianto. Ha nascosto a tutti la sua lotta contro un male incurabile senza confidare mai a nessuno le sue paure perché non voleva che lo trattassero in modo diverso. Per questo probabilmente ha lasciato un segno nei grandi di allora e nel suo gruppo, il Massa Kaos, che solo il 26 agosto 1995 seppe la gravità della situazione. Alessandro si sentì male allo stadio di Como e gli ultras videro a sua insaputa copia della cartella clinica che ci eravamo portati dietro. L’orgoglio di avere avuto un tifoso come Alessandro, che grazie a quei colori ha trovato la forza di vivere i suoi due anni e mezzo come un ragazzo normale, è stato tramandato da chi lo ha conosciuto alle nuove generazioni ed io adesso vengo abbracciata e baciata da ragazzi che nemmeno conosco ma che inneggiano al nome di mio figlio e si tramandano la dignità di questo ragazzo cosi sfortunato. Questi ragazzi per alcuni sono degli scapestrati che vanno allo stadio per fare confusione, picchiarsi, scaricare i nervi o ubriacarsi. Non è così. Almeno a Massa, nella Curva Sud, c’è un’anima che ha preso il sopravvento 30 anni fa e continua oggi. Con quest’associazione speriamo di darle ancora più voce e riuscire ad aiutare altre persone".

Intanto ieri la Massese ha vinto 9-0 contro il Colli di Luni con reti di Buffa (doppietta), Biagi, Baudi, Centonze, Grasselli, Bonni, Mariani e Caponi