
I lavori alla palazzina esterna stanno procedendo: c’è la proposta di una cointestazione della nuova struttura che amplierà l’ospedale
Una proposta animata dalla memoria, dal riconoscimento e dal desiderio di partecipazione civica: cointestare la nuova palazzina esterna del Santo Stefano al dottor Angelo Di Leo, luminare dell’oncologia scomparso il 13 giugno 2021, e al dottor Luigi Biancalani, ex assessore, medico e stimato cittadino per l’impegno sociale e politico. A firmarla sono Fabio Baldi, per il Centro per i diritti del malato-CittadinanzAttiva Toscana, e Giovannella Pitigliani, presidente della Fondazione Sandro Pitigliani, che in una lettera indirizzata alla sindaca Ilaria Bugetti, e per conoscenza ai vertici della Regione Toscana e della Asl Toscana Centro, rinnovanola proposta già avanzata nel maggio 2024, finora senza risposta. "Foin da allora abbiamo portato avanti una riflessione sulla possibilità di cointestare la nuova palazzina": alla vigilia del quarto anniversario della morte del dottor Di Leo, ritengono che sia necessario "aprire un percorso di condivisione e partecipazione che coinvolga la cittadinanza, le istituzioni e gli operatori sanitari". Come era successo nel 2013 per dare un nome al Nuovo ospedale di Prato, oggi intitolato al santo patrono. Per Baldi e Pitigliani è un omaggio alla figura professionale e umana di Di Leo: un medico di fama internazionale, impegnato nel far crescere il ruolo dell’oncologia a Prato, che nulla ha avuto a che vedere con il distretto di San Paolo, per il quale è stata ventilata un’intitolazione. "È importante ricordare che i distretti portano il nome del territorio per facilitarne la localizzazione", chiosano ricordando anche che "il presidente della Regione dichiarò di voler realizzare a Prato il Polo oncologico regionale". "Siamo fiduciosi che le istituzioni vogliano accogliere la proposta, disponibili a parlarne da subito".
Sa.Be.