
Iris Schoninger e Matthias Timm
Iris Schoninger e Matthias Timm, già redattori del ’Wolkstimme’ Magdeburg, attualmente non più in servizio, è la prima volta che visitano la Lunigiana. "Seguendo i consigli del vice borgomastro di Engelsbrand Manfred Kleile mi sono unita con mio marito - racconta Iris - alla delegazione tedesca giunta a S. Terenzo Monti per commemorare le vittime civili della strage nazista avvenuta il 19 agosto del 1944. Un’esperienza per me molto pesante, una cappa di oppressione per entrambi, scioccati dall’eredità di sangue lasciataci dai nostri connazionali". "Molti anni fa ho avuto modo di conoscere, visionando un documentario, le sanguinarie gesta del maggiore delle SS Walter Reder - racconta Matthias - Ora che ho avuto modo di trovarmi a toccare con mano la realtà dei crimini perpetrati al comando del suo Reparto Esploratori, sono scioccato".
Iris Schoninger viene da una lunga esperienza nel contesto di un’organizzazione umanitaria internazionale, fatta in Paesi dove le catastrofi geopolitiche e sociali sono la norma: "Ho avuto modo di recarmi nello Sri Lanka, in Angola, in Afghanistan, fra quelle popolazioni martoriate da guerre e violenza - spiega - e giunta in queste vostre realtà rivivo tutte le atrocità di cui sono stata testimone diretta. L’amara sorpresa è che qui mi trovo di fronte a nefandezze di cui è responsabile il mio Paese".
Adesso si fa strada l’idea di far trovare a Valla, luogo del massacro di donne e bambini, testimonianze e ricordi che aiutino a far conoscere all’opinione pubblica le sofferenze, i drammi, i lutti delle tante migliaia di tedeschi che ebbero il coraggio di opporsi a Hitler già negli anni precedenti lo scoppio della guerra.
"Hitler non ha trovato da noi il ’tappeto rosso’ per portare la Germania nell’abbraccio mortale del nazionalsocialismo. Vi sono state associazioni, chiesa, studiosi, politici, militari che l’hanno contrastato pagando con il carcere, le torture e la morte. Pertanto sono d’accordo che in un luogo teatro di una strage nazista vi siano simboli, opere d’arte che ricordano quanto anche il mio popolo ha subito e sofferto a causa della stessa folle ideologia di morte. E’ un’idea molto positiva quella creata per Valla. Si deve lavorare sui traumi che queste storie, queste tragedie ci hanno lasciato. E finalmente capire come questi massacri possano collegarsi con le stragi attuali e passate".
Questa iniziativa, potrà dar vita ad un sentiero internazionale nella memoria... "Sì naturalmente, a un sentiero della memoria e della pace - aggiunge la giornalista tedesca - e un ulteriore passo nelle relazioni fra Engelsbrand e Fivizzano può essere di portare il nostro ’Projekt Chor’, la Corale mista delle nostre frazioni di Salmbach e Grunnbach a cantare alle prossime commemorazioni a San Terenzo. Un modo diretto per la nostra gente di conoscere e partecipare a questi lutti. E su questo tema, ci stiamo lavorando".
Roberto Oligeri