
Un’immagine del crollo all’ex Cava Fornace avvenuto oltre un anno fa
Tiene sempre banco a Montignoso e Pietrasanta la proroga di 90 giorni concessa al gestore della discarica ex Cava Fornace per presentare i documenti legati al Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), cioè per poter proseguire i conferimenti in discarica. Un po’ tutti i partiti sono intervenuti, così come il Comitato di cittadini che si batte da sempre per la chiusura e la bonifica di Cava Fornace. "In prossimità di ogni tornata elettorale – afferma il Comitato – tutte le forze politiche hanno dimostrato un certo interesse alla nostra battaglia. Ma finite le elezioni l’interesse è progressivamente scemato. Anche per questa tornata di regionali in tanti stanno dimostrando di voler partecipare al solito teatrino. Deve essere chiaro che non siamo disponibili a essere strumentalizzati. La nostra è una battaglia per la legalità, per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica". E’ stufo, il Comitato, delle tante parole spese dalla politca. "Siamo disponibili – dichiara – a un confronto vero e leale, con tutti quelli che vogliono davvero cambiare la situazione. Invitiamo quindi le forze politiche ad agire nelle sedi istituzionali dove siedono loro componenti per portare le nostre istanze dove possono essere concretamente discusse. Ci aspettiamo di essere ricevuti dal Governo, dal ministro dell’Ambiente e dalle Commissioni parlamentari e regionali di competenza. Ci aspettiamo l’invio di ispettori ministeriali sia in Regione che alla discarica. Ci aspettiamo che in Regione si attivino le procedure per verificare la legittimità delle continue proroghe concesse al gestore. Questo è l’impegno che tutti quelli che stanno parlando di Cava Fornace devono avere per arrivare alla chiusura. Tutto il resto sono chiacchiere inutili".
Sulla questione interviene anche il Pd di Montignoso: "In merito alle dichiarazioni rilasciate da Fratelli d’Italia – si afferma in una nota – riteniamo doveroso ribadire la posizione del Pd di Montignoso, che è chiara e coerente: la discarica deve essere chiusa, e deve esserlo in sicurezza, con tempi e modalità che non ricadano sulle spalle della nostra comunità. Accuse di ambiguità non solo sono infondate, ma appaiono come l’ennesimo tentativo di distorcere la realtà per fini politici. È bene ricordare che è stato il Pd ad aver promosso nei mesi scorsi un incontro tra l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni e il Comitato cittadino, proprio per garantire trasparenza, informazione e confronto sul percorso di chiusura della discarica. Durante l’incontro sono stati illustrati nel dettaglio i prossimi passaggi previsti, inclusi i vincoli ambientali e procedurali necessari per un intervento serio e responsabile. Parliamo di una discarica che, purtroppo, non può essere chiusa con un semplice annuncio: sono in gioco questioni ambientali, legali e finanziarie che richiedono un approccio concreto, non propaganda o slogan da campagna elettorale. Siamo consapevoli delle criticità del sito e delle giuste preoccupazioni di cittadini e comitati. Proprio per questo, ribadiamo il nostro impegno per una chiusura definitiva, accompagnata dalla messa in sicurezza del sito e da un progetto post mortem che eviti danni ambientali, tutelando la salute pubblica".