DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Detenuto suicida in carcere, ci aveva provato il giorno prima. Era stato trasferito da poco

Si tratta di un giovane di 26 anni. Il compagno di cella aveva sventato il primo tentativo. L’allarme della Uilpa penitenziaria: “È il 43° caso dall’inizio dell’anno. Capienza non rispettata”

La direttrice del carcere Antonella Venturi

La direttrice del carcere Antonella Venturi

Massa, 22 luglio 2025 – Aveva già tentato di togliersi la vita domenica mattina, ma grazie al tempestivo intervento del suo compagno di cella era stato scongiurato il peggio. Il secondo tentativo, compiuto nella notte tra domenica e ieri, è stato invece fatale al giovane di 26 anni (ancora da compiere), di origine tunisina, da mercoledì scorso detenuto nel carcere di Massa. Ieri mattina è stato ritrovato impiccato nella sua cella e, nonostante i soccorsi, per lui ormai non c’era più nulla da fare.

“Con questo sono 43 i detenuti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno, di cui tre nelle ultime 48 ore – dice Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria – a cui bisogna aggiungere tre operatori. Una strage senza fine che non può essere certo frenata dal sovraffollamento, come grottescamente affermato dal ministro della giustizia, che a Massa fa peraltro contare 270 reclusi presenti a fronte di soli 102 posti disponibili. Sempre a Massa inoltre sono 112 gli operatori assegnati, quando ne servirebbero almeno 204,”. Il giovane tunisino, come riferisce ancora il sindacato, era agli arresti domiciliari da un anno, poi per una revoca della misura era stato destinato al carcere di Massa, dov’era arrivato il 16 luglio.

In seguito al tentato suicidio avvenuto il giorno prima, era stato sottoposto a una visita sanitaria e successivamente spostato di cella, sempre insieme a un altro recluso. “Il governo – prosegue De Fazio – sembra indifferente o disinteressato a trovare soluzioni concrete alla perdurante emergenza penitenziaria senza precedenti”. Lapidario, e non poteva essere altrimenti vista la delicatezza dell’argomento e la tragedia da poco consumata, il commento della direttrice del carcere Antonella Venturi. “C’è un’indagine in corso e più di tanto non posso dire. Come da prassi – spiega – è stata avvisata la Procura, che acquisirà gli atti e farà tutti gli accertamenti del caso. Altri casi simili a Massa? Sono qui da un anno e mezzo e un episodio del genere non era mai successo, e in ogni modo per il precedente caso si va molto indietro con gli anni. Per il resto non c’è altro da aggiungere: si tratta di fatalità purtroppo non sempre evitabili”.

d.m.