REDAZIONE MASSA CARRARA

Dalla folla l’urlo per la pace. Il toccante flashmob di Mycelium con le foto dei bimbi sterminati

Migliaia di persone in piazza Aranci per la staffetta artistico musicale contro lo sterminio di Gaza. La sfilata delle donne palestinesi davanti a tante bare bianche di chi non avrà un domani.

Migliaia di persone in piazza Aranci per la staffetta artistico musicale contro lo sterminio di Gaza. La sfilata delle donne palestinesi davanti a tante bare bianche di chi non avrà un domani.

Migliaia di persone in piazza Aranci per la staffetta artistico musicale contro lo sterminio di Gaza. La sfilata delle donne palestinesi davanti a tante bare bianche di chi non avrà un domani.

Una grande bandiera: i colori della Palestina stesi su 20 metri. Un flash mob di donne palestinesi che hanno sfilato davanti al vessillo deponendo su quei colori ognuna un fiore. Il resto erano bare bianche, con le migliaia di foto di bambini, quei bambini che non avranno futuro, morti a Gaza, che non hanno bisogno di essere ’definiti’ come bambini per far gridare l’orrore a cui assistiamo impotenti in questi mesi. Piazza Aranci ieri si è fermata con una grande folla che ha gridato il proprio sdegno alla guerra. Al termine una bambina ha deposto il suo fiore per quei coetanei lontani che a differenza di lei oggi non potranno andare a scuola.

Nel corso della giornata snodatasi al ritmo di cori e di canti gli interventi dei vari rappresentanti delle associazioni. Marianna Massa della Mycelium, che ha organizzato la giornata, che ha gridato il valore della pace, Gino Buratti dell’Accademia della pace. Al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti sono state consegnate migliaia di firme di chi vuole fermare l’orrore. Così nella piazza principale della città migliaia di persone si sono riunite per una staffetta artistico musicale per urlare il proprio no allo sterminio di Gaza.

Non solo una manifestazione simbolica, ma un grido collettivo, per ribadire il proprio no a ogni forma di militarizzazione della società, contro il riarmo. Contro la follia guerrafondaia che spinge le istituzioni a investire in armi, invece che in scuola, sanità, cultura, welfare, cura del pianeta. Così una giornata al grido di ’Non in mio nome’ aperta a tutti: un messaggio contro le guerre, il riarmo e la disumanizzazione.

Hanno aderito all’iniziativa, promossa dall’associazione Mycelium, presieduta da Marianna Massa, numerosi movimenti e associazioni: Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, Freedom Flotilla, Comitato Le Voci Degli Alberi, Legambiente Massa Montignoso, Comitato Ugo Pisa, Forum per la Pace Lucca, Esse Maiuscola Pietrasanta, Luna Mater, Incontrovoci di Massarosa e Apuane Libere.