REDAZIONE MASSA CARRARA

"No all’attracco della ’nave della guerra’"

Presidio-lampo ieri nel tardo pomeriggio davanti alla Prefettura organizzato dal sindacato di base Usb Massa Carrara dopo gli attacchi alla...

Presidio-lampo ieri nel tardo pomeriggio davanti alla Prefettura organizzato dal sindacato di base Usb Massa Carrara dopo gli attacchi alla...

Presidio-lampo ieri nel tardo pomeriggio davanti alla Prefettura organizzato dal sindacato di base Usb Massa Carrara dopo gli attacchi alla...

Presidio-lampo ieri nel tardo pomeriggio davanti alla Prefettura organizzato dal sindacato di base Usb Massa Carrara dopo gli attacchi alla Global Sumud Flotilla della scorsa notte. Un incontro necessario a coordinarsi sulle prossime azioni da mettere in campo ma soprattutto ad "assicurarsi che la nave SLCN Severn piena di armi che contribuiranno al genocidio del popolo palestinese, finora respinta al porto di Livorno grazie al grande presidio in corso, non attracchi a Carrara o a Spezia", dicono gli attivisti.

La preoccupazione è appunto che "la “nave della guerra” statunitense decida di deviare sui porti limitrofi; fra questi potrebbe esserci Carrara – sottolineano – Ribadiamo con forza che nessun porto italiano deve essere complice del traffico di armi. La giornata di sciopero generale del 22 settembre ha chiarito in maniera inequivocabile che il porto di Marina di Carrara non può essere usato come alternativa al porto di Genova e Livorno, non può essere usato come attracco da chi trasporta morte, genocidio e distruzione. Siamo a conoscenza della posizione in diretta della nave: se dovesse lasciare le acque di fronte a Livorno per arrivare qui da noi, siamo pronti a indire immediatamente nuove giornate di sciopero e il blocco totale delle attività portuali. Siamo pronti a mobilitarci nuovamente, con determinazione e responsabilità, come già dimostrato". Sui social i post di Usb, rilanciati anche dalla pagina di Casa Rossa Occupata, hanno messo l’accento sulle azioni future: "Attenzione alta, se la nave della guerra da Livorno si muove verso Carrara pronti tutti a bloccare nuovamente il porto. È inaccettabile che i porti del nostro Paese vengano trasformati in snodi logistici al servizio dell’industria bellica. La nostra posizione è chiara: non saremmo complici di un genocidio. Chiediamo con urgenza alle autorità portuali, alle istituzioni locali e alla sindaca Arrighi di intervenire per scongiurare l’arrivo della suddetta nave e nel caso dovesse presentarsi di intervenire per impedire lo sbarco o la movimentazione di carichi militari".

Intanto ad Aulla il consiglio comunale si prepara a lanciare un forte appello umanitario per la popolazione civile della Striscia di Gaza. Oggi verrà discussa e votata una mozione che ha già ottenuto il sostegno unanime di tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza: "Il silenzio istituzionale di fronte alla morte di civili, in particolare bambini, costituisce una forma di complicità morale inaccettabile", si legge nel documento che evidenzia come sia "doveroso, anche da parte di un’amministrazione comunale, levare la propria voce in difesa di pace, dignità e diritti umani".

Nella foto la manifestazione di lunedì al porto di Marina di Carrara.