ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Castelpoggio e Moneta in grande difficoltà

La strada provinciale è interdetta per chi arriva da Carrara. La frana al castello si sta allargando

La strada provinciale è interdetta per chi arriva da Carrara. La frana al castello si sta allargando

La strada provinciale è interdetta per chi arriva da Carrara. La frana al castello si sta allargando

L’ombra del crollo incombe sul Castello di Moneta. Ed è stata chiusa la strada provinciale per Castelpoggio a causa di una frana che si è verificata poco prima del bivio per Noceto. Al momento il paese non è raggiungibile da Carrara. "Siamo in costante contatto con la Provincia e con il suo presidente Gianni Lorenzetti, come Comune ci siamo impegnati a dare tutto il supporto possibile per ridurre al minimo i disagi per i residenti" ha detto la sindaca Serena Arrighi.

La frana del 18 aprile, quella di Moneta, peggiora di pioggia in pioggia, e il movimento franoso con il maltempo delle ultime ore è ulteriormente peggiorato. Di questo ne è certo Luigi Giovanelli, il presidente della Pro loco ‘Salviamo il Castello di Moneta’, e come lui ne sono certi le centinaia di cittadini che da mesi chiedono un intervento di messa in sicurezza dell’antico maniero. Oltre al Castello rischia di crollare anche un muro che custodisce un’antica maestà. Per questo la Pro loco ‘Salviamo il Castello di Moneta torna a chiedere una messa in sicurezza urgente, suggerendo nuovamente di arginare la frana posizionando dei teli sullo smottamento. Un intervento che comporterebbe una spesa minima in attesa delle risorse necessarie per sanare la frana. "Non appena le condizioni del tempo l’hanno permesso sono salito a piedi fino al Castello di Moneta facendo il classico giro ad anello - racconta Giovanelli -, che comprende l’abitato del Ciocco di via Moneta e la strada ad essa collegata, la via Forestale. Per tutto il suo percorso via Moneta presenta delle criticità importanti dovute al progressivo abbandono dei vigneti della collina di Moneta, i quali se non sono mantenuti e lavorati oltre che incolti non trattengono più l’acqua piovana. Tutta acqua che si riversa lungo le vie dell’abitato del Ciocco - va avanti il presidente della Pro loco nata per salvaguardare il Castello di Moneta - trascinando con sé terra, sassi e ghiaia".

"Tutto questo materiale non fa altro che intasare le griglie e di conseguenza si verificano allagamenti sia nella strada sia negli ingressi delle abitazioni - prosegue Giovanelli -. Questo è quello che ho subito notato attraversando l’abitato del Ciocco, oltre ad un’emergenza del tutto nuova che si presenta in via Moneta dove troviamo un muro di sassi minacciato da una frana. Proprio all’interno di questo stesso muro è custodita un’antica Maestà del 1838. Salendo fino al Castello lo specchio della frana presenta ad occhio nudo, in quanto sono ben visibili i movimenti di terra all’interno, movimenti e cedimenti che lasciano presuppore che con l’aumento dell’intensità piovosa daranno vita al fenomeno dell’arretramento di terra. In parole povere un ulteriore allargamento della frana".

Alessandra Poggi