
Si svolge da domani a domenica in piazza Gramsci la kermesse multietnica Coinvolti artisti provenienti da tutto il mondo che proporranno allestimenti .
Una narrazione che sa di culture e tradizioni africane: il festival ’Carrara incontra l’Africa’ accenderà la città con colori, profumi e musiche tipiche in piazza Gramsci. Una ’tre giorni’ da domani alle 17 a domenica che vede la sua genesi nel progetto Voce Africana Giovani e Solidali e l’organizzazione dal Comitato Provinciale Arci in collaborazione con Pro Loco Tarnone- Fantiscritti. Al suo sesto anno con il contributo del Comune di Carrara e della Fondazione CrC. Evento collaterale che anticipa la kermesse e si articolea nelle due sedi espositive circolo dei Baccanali in Via San Pietro 3 e a Spazio Alberica è “Cambia-Mente”, mostra collettiva che coinvolge 9 artisti internazionali: Floriane Pouillot, Giuliano Orlandi, Adokou Zambè, Sokhna Mariama Diakhate, Alem Teklu, Michela Tabaton, Giorgia Redoano, Stefanie Oberneder,Nicolas Maniakatos. Tutti gli artisti raccontano, pur restando fedeli alla propria impronta artistica, una storia personale legata al territorio apuano pur non essendo nativi di Carrara. Scultura, pittura e installazione rivelano un estro che evoca tribalità e al tempo stesso invita a profonde riflessioni. Il festival si chiude il 27 settembre con una cena solidale.
La sindaca Serena Arrighi, presente con l’assessore alla cultura Gea Dazzi, ha sottolineato e l’importanza della comunicazione fra culture diverse a braccetto con l’aspetto dell’inclusione: "E molto importante parlarsi, ho letto una polemica di un consigliere comunale che diceva che queste iniziative non devono essere fatte. Credo invece che debbano essere fatte anche in futuro". Il primo giorno, dopo i saluti istituzionali, si aprono i mercati artigianali africani e del territorio carrarese con prodotti a km 0. Parteciperanno alle tavole rotonde Simone Ferretti, presidente Arci Toscana, Silvia Bini di Arci Toscana, responsabile diritti migranti, politiche di accoglienza e antirazzismo, le attiviste Roberta Yao e Talatou Clèmentine Pacmogda, Alessandro Volpi, docente di storia contemporanea dell’Università di Pisa e Raffaele Crocco, direttore responsabile di Atlante delle guerre e di Unimondo. Ogni giornata si concluderà con la musica di Moustafa Dembélé, Adokou Zambé, Fabio Casali, Andrea Civini e Giacomo Lampugnani. Alle 18 tavola rotonda ‘Fare cultura pratiche in dialogo con la comunità, fra le inquietudini della contemporaneità e la pratica dei diritti.‘, alle 20 la cena con piatti africani e carraresi; alle 21 sfilata di moda africana wax e alle 22 Jammin con ospiti a sorpresa. Sabato alle 11 spazio ai laboratori di percussioni a cura di Moustafa Dembelè e per l’infanzia alle 15 a cura dell’Aps Matrioska aps. Dalle 17 apertura mercato e alle 18 tavola rotonda su “Estrattivismo nell’antropocene. Focus sull’impatto dell’estrattivismo nel mondo su società. Migrazione, ambiente e clima”. Alle 22 concerto Zam Danbelè. Si chiude la programmazione con un pomeriggio che prevede alle 16 il laboratorio di danza a cura di Adoku Zame e dalle 17 il mercato. Alle 18 tavola rotonda Povertà globale storie di quotidiana In-Giustizia, storie di quotidiana R- Esistenza. Quindi cena a tema e musica live con dj set Federico F.