FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Asta-ter per l’area ex Eaton. Il Consorzio Zia riprova a vendere. Un milione e mezzo per 13mila mq

Confermati il prezzo e gli obblighi sui tempi di realizzazione degli interventi per far ripartire l’attività produttiva. RIvalutati i punteggi: il fattore occupazionale resta fondamentale ma si terrà più conto della cifra offerta. .

L’ingresso all’area ex Eaton prima della chiusura dello stabilimento. Già andate deserte due vendite all’asta

L’ingresso all’area ex Eaton prima della chiusura dello stabilimento. Già andate deserte due vendite all’asta

Quel che resta dell’area ex Eaton torna all’asta. E’ il terzo tentativo da parte del Consorzio Zona industriale apuana, dopo che i due precedenti erano andati di fatto deserti, nonostante alla prima prova ci fossero state anche aziende che avevano partecipato alla manifestazione di interesse senza poi mettere davvero qualcosa sul piatto. L’amministratore unico del Consorzio Zia, Norberto Petriccioli, ha infatti dato seguito a quanto deciso dall’assemblea dell’Ente consortile, composta da Regione Toscana, Comuni di Massa e Carrara, Provincia, Camera di Commercio e Autorità Portuale, nella seduta di luglio. Si andrà a una terza e gara pubblica preceduta da una preventiva manifestazione di interesse, aperta a tutti i soggetti interessati e con scadenza al 3 ottobre, sempre tramite il portale utilizzato per i due precedenti tentativi, ossia tender Gara Spot.

Al secondo tentativo l’assemblea aveva deciso di abbassare il prezzo di partenza a base d’asta, da oltre 1,6 milioni a quasi 1,5 milioni di euro (su perizia dell’architetto Luca Martini), e di variare gli obblighi connessi alle tempistiche di realizzazione degli interventi di riattivazione produttiva dell’area, consentendo una fase di autorizzazione più lunga, ma anche questo non era bastato per trovare aziende interessate a sfruttare l’area. Al terzo tentativo si cambia di nuovo qualcosa, mentre si conferma del prezzo a base della seconda procedura deserta. Vengono confermati anche gli obblighi connessi alle tempistiche di realizzazione degli interventi di ri-attivazione produttiva dell’area, collegati ad una più prolungata fase di autorizzazione come nella seconda procedura deserta ma si vanno a rivalutare i punteggi per decidere a chi assegnare l’area: anche se il fattore occupazionale mantiene un punteggio importante, si terrà maggiormente conto del prezzo proposto. Inoltre saranno rivalutati gli obblighi post contrattuali di vendita, in una prospettiva di semplificazione delle procedure in carico ai possibili acquirenti.

Nel caso l’asta dovesse andare deserta, si prospetta la soluzione ultima di restituzione delle somme che aveva concesso la Regione Toscana per l’acquisto dell’area ex Eaton entro il 31 dicembre dello stesso anno, e al tempo stesso anche l’area diventerà di proprietà della Regione Toscana. Si tratta di un’area di circa 13mila metri quadrati dove è possibile realizzare un capannone pari al 50 per cento della superficie esistente.