FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

"A rischio in ospedale. Ora basta" . La denuncia dell’Ordine infermieri

"Ambiente pericoloso per la nostra sicurezza e non idoneo a garantire cure sicure e di qualità ai cittadini"

La sindaca di Carrara Serena Arrighi e la vice Roberta Crudeli ieri in visita al Noa per portare la solidarietà della città

La sindaca di Carrara Serena Arrighi e la vice Roberta Crudeli ieri in visita al Noa per portare la solidarietà della città

Troppi gli episodi di violenza che si sono verificati anche nelle ultime ore contro il personale sanitario in servizio nell’area dell’Asl Toscana Nord Ovest e i sindacati tornano a chiedere misure di prevenzione e controllo a tutela dei dipendenti. Chiede l’apertura di un confronto l’Ordine Infermieri provinciale sottolineando la gravità dell’ultimo episodio "nel quale un paziente è riuscito ad impossessarsi di un’arma da fuoco all’interno della struttura, minacciando i presenti". In rappresentanza degli oltre 1.800 infermieri della provincia "richiede con estrema urgenza l’attivazione di un tavolo istituzionale per l’analisi dei fatti accaduti e la messa in atto di misure straordinarie, di pubblica sicurezza e organizzative, oltre a quelle previste dal protocollo d’intesa sottoscritto dalla Prefettura, dai Sindaci, Forze dell’Ordine e Azienda sanitaria del territorio". E’ un grido esasperato d’aiuto quello che lanciano gli infermieri.

"Noi, professionisti sanitari, non possiamo più lavorare in un ambiente di lavoro così pericoloso per la nostra sicurezza e non idoneo a garantire cure sicure e di qualità ai nostri cittadini – scrive l’Ordine –. Se quell’arma avesse sparato non vogliamo nemmeno immaginare le conseguenze che ne sarebbero derivate". Anche il coordinamento Fp Cgil Asl Nord Ovest che denuncia "gli ennesimi episodi di violenza verificatisi sul personale dei Pronto Soccorso degli ospedali di Viareggio Massa, e su professionisti del 118 a Torre del Lago". L’episodio di Massa, nel dettaglio, ha rischiato di avere gravissime conseguenze. "Gli operatori hanno messo in sicurezza i pazienti ed hanno subito sollecitato l’intervento delle forze dell’ordine. Al paziente è stata sottratta l’arma", ma le minacce a cittadini, e lavoratori, Oss, medici, infermieri, tecnici, con la pistola sottratta alla guardia avrebbero potuto finire in dramma. A Viareggio il paziente affidato alle cure dei sanitari è riuscito a colpire con violenza il personale, provocando loro fratture costali, ferite e contusioni. A Torre del Lago l’aggressione verbale e fisica a un medico e un’infermiera da parte di alcuni cittadini mentre prestavano soccorso a una signora.

"Siamo di fronte a una situazione non più tollerabile: i professionisti della sanità, medici, infermieri, Oss, tecnici sanitari, sono sottoposti a carichi di lavoro elevati – sottolinea la Fp Cgil –. Ricordiamo come nei pronti soccorso e nel servizio dell’emergenza territoriale, in un territorio come il nostro, non vi sia stata alcuna assunzione di professionisti, come da noi chiesto. Il personale è costretto a turni massacranti, condizioni di lavoro difficili, ed inoltre si trova quotidianamente esposto anche a rischi concreti per la propria incolumità". Il sindacato chiede l’applicazione di misure reali, ritenute non più rinviabili, come "presenza effettiva e costante delle forze dell’ordine nei Pronto Soccorso" e costante per i pazienti che necessitano l’intervento per motivi di sicurezza. Poi assunzioni di medici, infermieri, Oss, tecnici sanitari; rafforzamento dei presidi di vigilanza e sicurezza; protocolli operativi chiari a tutela degli operatori; presa in carico sanitaria e psicologica del personale vittima di aggressioni. "Il lavoro in sanità non può essere un campo di battaglia. Pretendiamo rispetto, sicurezza e dignità per chi ogni giorno garantisce cure e assistenza alla cittadinanza".

Ancora non riescono a gestire le varie possibili situazioni critiche le misure previste e messe in campo dal protocollo firmato a maggio tra Prefettura e Azienda USL Toscana Nord Ovest proprio sulla gestione degli interventi urgenti nei casi di episodi di aggressione e di violenza nei confronti degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni. Un protocollo letto e approvato anche dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Intanto ieri la sindaca Serena Arrighi, assieme alla vicesindaca Roberta Crudeli, è andata al Noa, per "far sentire la vicinanza di Carrara a tutte le donne e a tutti gli uomini che lavorano in ospedale".