MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

"Infermieri tuttofare in Aoup: azioni legali per demansionamento"

"Gli infermieri in Aoup spesso si trovano a eseguire compiti che non dovrebbero per puro dovere formale, scritto nero...

"Gli infermieri in Aoup spesso si trovano a eseguire compiti che non dovrebbero per puro dovere formale, scritto nero...

"Gli infermieri in Aoup spesso si trovano a eseguire compiti che non dovrebbero per puro dovere formale, scritto nero...

"Gli infermieri in Aoup spesso si trovano a eseguire compiti che non dovrebbero per puro dovere formale, scritto nero su bianco in un protocollo aziendale. Si configura un demansionamento per dei professionisti che sono trattati come le ultime ruote del carro della sanità". È quanto denuncia il sindacato degli infermieri Nursing Up, lamentando che all’interno dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, "a causa dei nuovi ‘Piani di Lavoro Infermieristici’ adottati dalla Neurochirurgia" l’infermiere diventa "un tuttofare sanitario, costretto a coprire mansioni che la legge assegna ad altri profili, in primis all’operatore socio sanitario (Oss). Una forzatura che non è solo una svista burocratica ma una ferita aperta alla dignità professionale".

A riprova di quanto detto, Nursing Up si avvale delle parole e testimonianze degli infermieri pisani: "In un solo turno - dicono alcuni professionisti che preferiscono restare anonimi - imbocco i pazienti, li accompagno in radiologia, pulisco letti, preparo terapie antibiotiche, stampo etichette per i prelievi e poi compilo tutta la documentazione. Quando riesco, mi ricordo anche di essere un infermiere". Secondo i documenti ufficiali analizzati dal sindacato, le attività richieste all’infermiere includono compiti "che nulla hanno a che vedere con le proprie competenze specialistiche", come igiene del paziente, vestizione pre-operatoria, gestione del trasporto interno, svuotamento padelle.

Da qui arriva il messaggio del referente provinciale Nurisng Up Claudio Villani (nella foto): "Si tratta di atti che, se svolti in forma occasionale, rientrano nella normale collaborazione. Ma se sistematici, configurano demansionamento, come ha chiarito di recente anche la Corte di Cassazione (sentenza 12139/2025). Il messaggio che passa è devastante: l’infermiere è l’ultima ruota del carro, può fare tutto, può tappare tutti i buchi del sistema. Ma non è così. L’infermiere è un professionista sanitario, non un jolly esecutivo. Ma il risultato - continua - è un boomerang per il sistema sanitario: il personale è demotivato e logorato, il paziente riceve un’assistenza più frettolosa e meno efficace, le competenze vengono diluìte in mansioni improprie, con rischi anche medico-legali. L’unica soluzione possibile è ritirare quei protocolli".

Nursing Up ha già inviato una formale richiesta di incontro urgente alla direzione aziendale per rivedere i contenuti dei protocolli e ristabilire confini professionali chiari. "Non si tratta solo di diritti sindacali ma di rispetto. L’infermiere non è un tappabuchi, è una colonna del sistema sanitario. Se non ci sarà risposta - conclude il sindacato -, annunciano azioni legali e mobilitazioni pubbliche".