ALMA MARTINA POGGI
Cronaca

"Persi in un anno oltre duecento infermieri"

Carenza di infermieri negli ospedali della Liguria. L’allarme è lanciato da Milena Speranza (nella foto) segretaria Uil...

Carenza di infermieri negli ospedali della Liguria. L’allarme è lanciato da Milena Speranza (nella foto) segretaria Uil...

Carenza di infermieri negli ospedali della Liguria. L’allarme è lanciato da Milena Speranza (nella foto) segretaria Uil...

Carenza di infermieri negli ospedali della Liguria. L’allarme è lanciato da Milena Speranza (nella foto) segretaria Uil Fpl Liguria. "La sanità ligure – scrive – è in crisi, chi manda avanti il sistema sono solo i lavoratori. In un anno sono stati persi oltre 200 infermieri". La Uil Liguria ha denunciato con forza una realtà "ben diversa da quella emersa dai forniti bilanci e conferenze stampa". La sanità pubblica ligure secondo il sindacato è in affanno anche a causa dei carichi di lavoro pesanti e organici ridotti all’osso. "La relazione della Corte dei Conti – prosegue – è inequivocabile. Nel solo 2024, la Liguria ha perso oltre 200 infermieri. Ma questo dato è solo la punta dell’iceberg di una situazione molto più estesa che coinvolge tutto il personale sanitario e sociosanitario pubblico – infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici, amministrativi – che ogni giorno mantiene attivi reparti ospedalieri, pronto soccorso e servizi territoriali, nonostante condizioni sempre più difficili. Questi numeri non sono neutri, dietro ci sono turni scoperti, ferie saltate, straordinari non pagati e colleghi allo stremo. Mentre si parla di bilanci in ordine, la realtà è che il personale viene spremuto e i cittadini rinunciano a curarsi nella propria regione". Un dato quest’ultimo in costante aumento. "La mobilità passiva, ovvero i liguri che si curano fuori regione – conclude – è salita del 7% solo nel 2024, e rappresenta una spesa di oltre 74 milioni di euro. Questo significa che la sanità regionale non è più in grado di garantire i livelli essenziali di assistenza. Si parla tanto di riforma territoriale e di nuove strutture grazie al Pnrr ma il personale che dovrebbe farle funzionare non c’è. Senza infermieri, Oss, tecnici, amministrativi e personale di supporto, queste strutture restano scatole vuote".