
Un fase dello sgombero di venerdì mattina (foto Alcide)
Nuovo intervento della polizia in via Matteo Trenta a Lucca. Ieri mattina, su segnalazione dei vicini, gli agenti sono tornati davanti ai cancelli dell’immobile sgomberato il giorno prima, perché quattro dei tredici occupanti abusivi nella notte hanno scavalcato la recinzione esterna della villetta e si sono ‘accampati’ con materassi di fortuna nel giardino posteriore della casa.
Casa che, nel blitz di venerdì, era stata murata proprio per prevenire una nuova infrazione all’interno. Il cemento non è bastato però a fermare alcuni dei ragazzi richiedenti asilo che si erano ritrovati in strada dopo lo sgombero dell’appartamento, e che lì, all’esterno, hanno quindi deciso di tornare.
Nel corso del nuovo intervento di ieri mattina i poliziotti hanno perquisito i quattro giovani extracomunitari, trovando nelle tasche di uno di loro una dose di hascisc. Così sono stati tutti accompagnati in questura, denunciati per violazione di domicilio e il possessore dello stupefacente è stato segnalato per uso personale di sostanze.
A chiedere chiarezza sulla ricollocazione dei ragazzi sgomberati a sindaco e giunta era stato, dopo il blitz, Potere al Popolo. "Le persone con cui siamo riusciti a parlare hanno manifestato condizioni di salute precarie e ovviamente molta preoccupazione per lo sgombero e la totale assenza di comunicazioni sulla loro ricollocazione – hanno detto – Le politiche nazionali e locali hanno determinato un sistema di accoglienza inefficiente che non fa altro che aumentare il disagio sociale e minare in maniera sempre più definitiva il diritto all’abitare". "L’intensificarsi della repressione nei confronti di tutti i tipi di marginalità – hanno aggiunto - con una certa continuità rispetto alle amministrazioni precedenti (come avvenuto nel 2020 con lo sgombero in via dell’Angelo Custode, in cui fu annunciato un ricollocamento che, di fatto, non ci fu), sembra essere l’unica risposta possibile dalle istituzioni che dovrebbero invece tutelare i soggetti a rischio".
A essere sollevata dalla "brillante operazione di sgombero" è stata fin da subito, invece, l’onorevole della Lega Elisa Montamagni, che ha stretto la mano all’amministrazione per l’ottima riuscita di un intervento mirato a ripristinare la sicurezza. "È doveroso che le istituzioni ripristino la legalità in luoghi che sono degradati e potenzialmente pericolosi per la comunità - ha detto la parlamentare -. Come Lega, il tema della sicurezza è per noi, da sempre, primario, come testimonia il recente decreto ad hoc. Grazie anche alla polizia municipale e a quella di Stato che si sono mosse brillantemente in maniera sinergica per risolvere una problematica che stava diventando sempre più critica".
Jessica Quilici