
Il segretario di Cisl Scuola Toscana Nord, Gian Michele Mostardini
Sul caso della scuola primaria di Nave – dove da settembre è prevista una pluriclasse con 19 bambini – interviene oggi il segretario Cisl Scuola Toscana Nord Gian Michele Mostardini. “Diciannove bambini in una pluriclasse sono un numero più alto rispetto a quello previsto dalla normativa. Subito è scattato l’allarme delle famiglie, ma anche l’analisi e la preoccupazione del nostro Sindacato – sottolinea Mostardini –. La nostra Organizzazione territoriale si è interfacciata fin da subito con i genitori e il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Lucca 7” fin dal primo momento in cui è stata resa nota la determinazione dell’Ambito Territoriale di Lucca. Abbiamo ascoltato e fatte nostre le rimostranze delle famiglie, soprattutto in ordine alla praticabilità di una decisione del genere, che sposta il numero oltre quello fissato dalla norma (18 alunni), in una situazione che richiede un’attenzione del tutto particolare“.
La situazione della scuola di Nave sarà al centro di un consiglio comunale straordinario in data da definire, sollecitato dal centrosinistra. “Cisl Scuola Toscana Nord – evidenzia Mostardini –, sempre attenta alla qualità dell’Offerta Formativa, preoccupata che tutti gli alunni possano accedere a pari condizioni di praticabilità scolastica e che tutti i professionisti della Scuola possano vivere la loro esperienza lavorativa nel migliore dei modi, fa proprie le riflessioni e le proposte delle famiglie interessate, avendo incontrato anche la preoccupazione della Dirigente scolastica“.
“E’ pur vero che il calo demografico si fa sentire anche nella provincia di Lucca – ricorda il segretario Cisl Scuola – ma è indispensabile ripensare con decisione ai “numeri” generali delle classi, per non incorrere in situazioni che leniscano fin troppo le legittime aspettative di alunni e genitori. La formazione non può essere “un costo”, ma un investimento per il territorio. Pertanto invito tutti i soggetti interessati a ripensare a questa situazione, che finirebbe per creare un precedente fin troppo pesante e ingombrante anche il per il prossimo futuro, che si abbatterebbe come una scure su varie zone della provincia già fin troppo desertificate e private delle presenze che qualificano la vita delle comunità“.
Laura Sartini