
Una lezione al’interno di una classe dell’istituto comprensivo 2, che tra un anno disporrà del nuovo polo
Mentre a Tonfano il cantiere per il futuro polo scolastico va avanti secondo la tabella di marcia, tra le famiglie ci sono malumori a causa dell’esclusione di quattro alunni delle elementari "Bibolotti". I bambini sono rimasti fuori in quanto sarà creata una policlasse tra prima e seconda dopo la decisione dell’ufficio scolastico provinciale di lasciare invece intatte le elementari "Mancini" della Quadrellara, dove i nuovi iscritti sono 11, in quanto è attivo un tempo modulare (ogni giorno ore 8,15-13,15 senza mensa, con uno o due rientri la settimana).
Alle "Bibolotti", che hanno avuto 10 nuovi iscritti, fanno il tempo pieno (fino alle 16,30 inclusa la mensa) e per questo sono state "sacrificate". Soltanto sei alunni, allo stato attuale, potranno far parte della policlasse di 22 alunni di prima e seconda, i quali avranno in comune l’ora di religione e la mensa mentre le altre ore resteranno sdoppiate. "È un controsenso depotenziare le ’Bibolotti’ – si sfoga un gruppo di genitori – proprio ora che stanno costruendo il polo scolastico. Al contrario, dovrebbero puntare di più sulle ’Bibolotti’ anziché costringere quattro famiglie a spostare i bimbi altrove. È inaccettabile che l’esclusione tocchi una scuola espressione della comunità di Marina di Pietrasanta. Alcuni di noi si sono rivolti all’amministrazione comunale chiedendo di attivarsi e di fare il possibile".
Se è vero che in materia di esuberi il Comune può fare ben poco, il dirigente dell’istituto comprensivo Pietrasanta 2 Luca Di Martino ridimensiona il problema. "Come sempre – spiega – nei mesi scorsi abbiamo fatto domanda per l’organico di diritto e a luglio ci verrà comunicato l’organico di fatto. Abbiamo la possibilità di chiedere una deroga, ma per legge sono obbligato ad avvertire prima i genitori, in modo da consetire loro di guardarsi intorno. Infatti alle ’Bibolotti’ tre bimbi sono già stati spostati e per l’unico rimasto escluso ho chiesto una deroga al Provveditorato. Se poi a luglio, con l’organico di fatto, ci fosse spazio nella policlasse per tutti e quattro, allora avvertirò anche le altre famiglie. Non è comunque una situazione drammatica, si tratta solo di condividere religione e la mensa. Detto questo, i genitori hanno ragione: alla luce di un investimento importante come il polo, non fare una classe può essere controproducente".