MASSIMO STEFANINI
Cronaca

"Troppe incognite. Ricorso contro il sì a Salanetti"

Anche il Comune di Porcari, oltre ai comitati, impugnerà la delibera regionale che contiene il sunto della Conferenza dei Servizi...

Il sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari, annuncia battaglia legale al Tra contro il via libera a Salanetti

Il sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari, annuncia battaglia legale al Tra contro il via libera a Salanetti

Anche il Comune di Porcari, oltre ai comitati, impugnerà la delibera regionale che contiene il sunto della Conferenza dei Servizi dello scorso 14 luglio che ha autorizzato la realizzazione dell’impianto di riciclo di pannoloni, pannolini e scarti tessili. Lo dichiara il sindaco, Leonardo Fornaciari: "La battaglia prosegue – afferma il primo cittadino – dopo la conferenza dei servizi del 14 luglio che, salvo il voto contrario di Porcari, ha di fatto aperto la strada al via libera al progetto annunciamo un nuovo passo. Abbiamo chiesto ai nostri legali di analizzare con attenzione il verbale di quella conferenza. Si tratta di un documento molto complesso e articolato, che dobbiamo conoscere in ogni dettaglio per essere pronti a impugnare immediatamente l’autorizzazione, non appena sarà emessa. Siamo contrari a un impianto sperimentale pieno di punti interrogativi, sia ambientali sia di sostenibilità economica – aggiunge Fornaciari – sappiamo di avere al nostro fianco tantissimi cittadini, anche quelli che non manifestano pubblicamente e i comitati ambientali, che non hanno mai ridotto il loro impegno e continuano a non mollare la presa".

Il sindaco ricorda inoltre di aver già dichiarato, il 14 luglio stesso, che Porcari si sarebbe opposto in sede legale: "Ribadisco e confermo – afferma – che appena l’autorizzazione regionale sarà emessa, il Comune di Porcari la impugnerà al Tar. La partita è ancora aperta e la nostra amministrazione comunale è determinata a portare avanti fino in fondo questa lotta".

Il ricorso al Tar richiederà tempo, ci dovrà essere la sentenza, l’iter potrebbe prolungarsi fino all’autunno. Ma entro giugno 2026 dovrà essere demolito il capannone attuale e ricostruito per 6800 metri quadrati. In stand by, ma ancora di attualità, inoltre, la manifestazione di protesta della gente che si oppone alla struttura.

Ma.Ste.