
Il disegnatore lucchese firma la copertina e la storia “Nostalgia del sangue“ in uscita proprio oggi "Lavorare per Sergio Bonelli Editore è un traguardo per la mia carriera, ma la storia prosegue".
Fra le testate annunciate in uscita oggi, in tutte le edicole italiane, il numero 54 di Dylan Dog Color Fest, intitolato “Estranei“, che contiene “Nostalgia del sangue“, storia scritta da Mirko Perniola e disegnata dal lucchese Paolo Massagli, che ha realizzato anche la copertina dell’albo. Un esordio importante, per il 55enne artista lucchese, che dopo tanti anni di lavoro e pubblicazioni è finalmente approdato sulle pagine del principale editore di fumetto popolare italiano, e non solo.
Come nasce il tuo rapporto con il mondo dei comics?
"Ho sempre disegnato, fin da bambino; amavo i cartoni animati. Ma con i fumetti ho iniziato tardi, all’inizio degli anni ’90. Frequentavo un gruppetto di amici che curava una fanzine, che pubblicava storie di diversi generi. Sono entrato a contatto con tanti autori, e ho iniziato il processo che mi ha trasformato in fumettista".
E con Sergio Bonelli Editore?
"Avevo messo in rete delle prove che avevo realizzato per Dylan Dog, e sono stato contattato dalla nuova curatrice, Paola Baraldi. La conoscevo già da tempo, ma ci eravamo persi di vista. Poi ha visto le mie tavole, e mi ha cercato, offrendomi la possibilità di realizzare un Color Fest, l’albo trimestrale che propone storie inedite a colori".
Una bella soddisfazione, dopo tanti anni di gavetta.
"Gavetta? Non direi così: negli anni ho realizzato molti lavori, anche per editori americani. Piccoli, certamente. Ma anche quello è stato un importante riconoscimento alla qualità del mio lavoro".
In Italia è stato particolarmente apprezzato il graphic novel che hai realizzato 7 anni fa, per Hollow Press.
"Con “Come un insetto“ fui selezionato al Treviso Comic Book Festival, finalista come miglior autore unico. Poi ho collaborato con Cut Up Publishing, con Gianfranco Staltari, “Oscura Ossessione“, e con Stefano Fantelli, “Necromantica Musa Blues“, poi con In your Face Comics, e tante storie brevi, illustrazioni, anche copertine di dischi".
Cosa rappresenta, per te, la pubblicazione con Sergio Bonelli Editore?
"Un traguardo della mia carriera che ho finalmente raggiunto. Dylan Dog era una delle mie letture negli anni ’90, senza dubbio una soddisfazione in più legare il mio nome a quello di un personaggio che apprezzo da tanti anni".
Prossimi obiettivi?
"Sto lavorando su un’altra storia di Dylan Dog, sulla quale, però, il riserbo deve essere assoluto".
Emanuele Cutsodontis