REDAZIONE LUCCA

Servono più licenze per i taxi “Il Comune certifica la necessità di rafforzare il servizio in città“

Bonino, presidente provinciale di Federalberghi, accoglie con favore lo studio dell’amministrazione “La questione da noi sollevata pare si stia finalmente indirizzando verso la direzione auspicata“ .

Bonino, presidente provinciale di Federalberghi, accoglie con favore lo studio dell’amministrazione “La questione da noi sollevata pare si stia finalmente indirizzando verso la direzione auspicata“ .

Bonino, presidente provinciale di Federalberghi, accoglie con favore lo studio dell’amministrazione “La questione da noi sollevata pare si stia finalmente indirizzando verso la direzione auspicata“ .

Più licenze per i taxi, c’è chi tira un respiro di sollievo. Tra questi il presidente provinciale di Federalberghi Pietro Bonino, che a più riprese aveva già sollecitato l’amministrazione comunale ad ampliare il servizio per far fronte alla crescita di turisti. Richiesta che oggi è stata accolta da palazzo Orsetti, che nei giorni scorsi, tramite l’assessora al commercio Paola Granucci al termine dell’apposita commissione con i rappresentanti di categoria, ha annunciato di voler aprire un bando per incrementare le licenze.

Alla mano i risultati dello studio che – in base all’analisi dei flussi di visitatori – avrebbe certificato una carenza del servizio a Lucca, anche rispetto alle altre città vicine. "Siamo contenti – spiega Bonino –che il Comune abbia certificato ufficialmente la ‘reale necessità di rafforzare il servizio taxi sul territorio. La questione da noi sollevata da tempo – va avanti l’esponente degli albergatori lucchesi – pare si stia finalmente indirizzando verso la direzione auspicata".

Bonino poi entra nel merito dei numeri che, come abbiamo riportato nell’edizione di ieri, dicono che a Lucca mancano almeno una decina di vettture taxi. "Il servizio taxi attuale – dice in proposito il presidente di Federalberghi – a seguito dell’esplosione delle presenze, è del tutto insufficiente rispetto alla domanda. Si tratta di un dato oggettivo, che chiunque può toccare con mano. E con ricadute negative non solo per le strutture ricettive o i pubblici esercizi che cerchino di servirsene, ma anche per i privati cittadini".

Cioò che resta da capire adesso, è quali saranno i tempi per trasformare queste volontà in un bando pubblico per arrivare all’assegnazione delle nuove licenze. L’amministrazione comunale dovrà infatti fare i conti con il malcontento dei tassisti lucchesi, pronti a presentare entro fine mese – con il supporto dei legali – tutte le osservazioni alla decisione del Comune. "A questo punto – chiude il presidente della Federalberghi lucchese – auspichiamo che i tempi per il rilascio delle nuove licenze siano rapidi, in modo che per l’inizio della stagione turistica 2026 il servizio possa essere finalmente all’altezza della domanda".

Jessica Quilici