
A sinistra la vittima, Maria Batista Ferreira, 51 anni. A destra, in aula, tra gli agenti penitenziari, Vittorio Pescaglini, 55 anni
Lucca, 18 giugno 2025 – Ergastolo per Vittorio Pescaglini, 55 anni, l’uomo che uccise a coltellate la compagna Maria Batista Ferreira, 51 anni, di origini brasiliane, il 26 febbraio del 2024. Accadde in strada, a Fornaci di Barga, per una vicenda che scosse profondamente la comunità locale. Il processo, di primo grado, si è celebrato al tribunale di Lucca.
La sentenza accoglie quelle che erano le richieste del pubblico ministero. Per l’omicidio fu usato un coltello con una lunga lama, di circa quaranta centimetri. Per la donna, nonostante i soccorsi, non ci fu niente da fare. Pescaglini si trova attualmente agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La sentenza del carcere a vita è arrivata nel primo pomeriggio di mercoledì 18 giugno.
Un’ora di camera di consiglio, poi appunto la sentenza.

Pescaglini, di Fabbriche di Vallico, nelle scorse settimane, durante il processo, era stato sentito in aula. Quattro le coltellate che aveva inferto alla compagna, con la quale la storia era ormai finita. Una donna che si sentiva minacciata dall’uomo e che per diverse volte era andata a un centro antiviolenza a raccontare il suo caso. Si erano conosciuti agli inizi degli anni duemila. Poi le cose cambiarono, cominciarono i dissapori e le liti. La donna andò via di casa. Una vicenda molto dolorosa, culminata con la tragedia, avvenuta appunto alla fine di febbraio del 2024. Accadde il giorno prima della firma della separazione tra i due. Anche su questo ci fu un contrasto, una lite, l’ultima, la più tragica, fuori dall’hotel in cui lei stava in quel periodo, a Fornaci di Barga. L’uomo la affrontò e le tolse la vita con un coltello.
Fuori dall’aula, nella giornata che ha portato alla sentenza, c’erano anche le attiviste di “Non una di meno”, che hanno srotolato uno striscione. “Non è né amore, né raptus, né pazzia, è femminicidio”: questa la scritta.