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"Niente mercato per il Rally", scatta la protesta

Non saranno solo i motori del rally a fare rumore su piazzale Don Baroni. Gli ambulanti sono infatti pronti a...

Il mercato di Lucca che sabato 2 agosto non sarà allestito a causa della Coppa Città di Lucca

Il mercato di Lucca che sabato 2 agosto non sarà allestito a causa della Coppa Città di Lucca

Non saranno solo i motori del rally a fare rumore su piazzale Don Baroni. Gli ambulanti sono infatti pronti a far scoppiare la protesta dopo la decisione del Comune di annullare il tradizionale mercato bisettimanale di sabato 2 agosto, per far spazio alle vetture e all’organizzazione della 60esima Coppa città di Lucca, in programma questo fine settimana.

"Una cattiveria bella e buona contro più di cento famiglie che con gli introiti di una giornata – perlopiù se si tratta di un sabato di agosto - pagano, magari, le bollette", ha commentato Maurizio Ammannati, titolare di uno dei banchi da più di 30 anni. "Se piove o tira vento non lavoriamo, durante i Comics non lavoriamo, adesso non lavoriamo più neanche per una gara di rally. Non era mai successa una cosa simile, anche negli anni passati il mercato si è sempre svolto in contemporanea a questa competizione".

Nel mirino degli ambulanti anche il poco preavviso, che ha impedito agli esercenti di proporre alternative valide a quel ‘rimandato a data da destinarsi’ in chiusura della pec inviata dal Comune agli esercenti poco più di una settimana fa.

"A noi che il mercato era annullato lo hanno detto solo il 21 luglio, nonostante il Comune fosse a conoscenza della richiesta di Aci Lucca di avere un’area a disposizione per la manifestazione già da almeno due mesi - ha detto ancora Ammannati -. Dieci giorni sono troppo pochi per proporre uno spostamento in un’altra area, per fare opposizione a quello che ci è stato presentato a tutti gli effetti come un obbligo che non tiene conto del fatto che non siamo solo operatori, ma intere famiglie che vivono di questo lavoro. A Pontedera o a Empoli una cosa simile non sarebbe mai successa". Tra i banchi circola poi la voce che l’amministrazione, per ‘scusarsi’ dell’inghippo, potrebbe proporre uno sgravio di un centinaio di euro sul suolo pubblico. "Considerando quello che paghiamo – ha aggiunto -, è una cifra veramente irrisoria che non risolve la questione che sta a monte: il Comune non può decidere quando possiamo o non possiamo lavorare".

Per questo gli ambulanti hanno deciso di imbastire per il 2 agosto una protesta simbolica, per chiedere a Palazzo Orsetti di essere ascoltati. "Il poco preavviso e la facilità con cui vengono annullate le fiere – ha concluso Carmine Andreini, titolare di un altro banco – rendono difficile credere che l’amministrazione voglia rendere il mercato realmente vivibile. Potevamo discuterne insieme e trovare una soluzione, ma, a conti fatti, l’unica cosa che possiamo fare oggi è protestare".

J.Q.