
Il silenzio come spazio interiore, l’immagine come strumento di rivelazione, lo sguardo come linguaggio universale. È questa la trama concettuale...
Il silenzio come spazio interiore, l’immagine come strumento di rivelazione, lo sguardo come linguaggio universale. È questa la trama concettuale che percorre "Nel silenzio ascoltarsi", la nuova mostra fotografica di Andrea Alfieri, che raccoglie anni di viaggi e di ricerche, dal Marocco all’Iran, da Parigi a Londra, dall’Avana a Seul, per restituire visivamente la condizione dell’uomo contemporaneo. L’inaugurazione si è tenuta ieri mattina nell’Atrio del Palazzo Comunale di Barga. La mostra rimarrà visitabile, ad ingresso gratuito, fino al 27 settembre. L’appuntamento fa parte del calendario degli eventi del Comune di Barga, con il supporto comunicativo dell’associazione Start Attitude.
Il percorso espositivo si articola come una "caccia" di volti e di luoghi: deserti, musei, palazzi decadenti, discoteche futuristiche. Scrive Alfieri: "Gli occhi comunicano più delle parole. Dalla solitudine dei soggetti che ritraggo, apparentemente fragili, emerge una forza che affascina e interroga. Spero che questi scatti silenziosi possano raggiungere l’animo di molti, suscitando una riflessione sull’intimo significato dell’isolamento in un’epoca sempre più connessa".
La ricerca di Alfieri non è soltanto geografica, ma anche profondamente umana. Ogni scatto è insieme documento e riflessione, finestra aperta su mondi interiori che rimandano ad una condizione collettiva. Nelle sue fotografie, la solitudine diventa occasione di resistenza e di riscatto. Nel silenzio ascoltarsi si propone dunque come un itinerario visivo e interiore, che intreccia percorsi geografici e sentimenti universali. Ogni immagine invita lo spettatore a fermarsi, a sospendere il frastuono, a ritrovare un contatto con la propria interiorità. La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14 ed il sabato dalle 9 alle 17.
Luca Galeotti