
La questura traccia un primo bilancio dei provvedimenti adottati
Dal 1 gennaio a oggi sono state istruite oltre 50 istanze di Ammonimento arrivate in Questura, buona parte delle quali per stalking o per violenza domestica; di queste, 41 al termine della istruttoria procedimentale sono state ritenute meritevoli di accoglimento, dunque trasfuse in un decreto del Questore che ammonisce gli autori a interrompere le condotte persecutorie o violente, pena la denuncia d’ufficio alla Procura della Repubblica e, in caso di condanna, con pena aumentata dal Giudice.
Gli ultimi due ammonimenti firmati in queste ore dal Questore Edgardo Giobbi (nella foto) hanno riguardato: un giovane stalker di Lucca che non si era rassegnato alla decisione unilaterale della sua ex ragazza, motivata dalla sua ossessiva gelosia, perseguitandola al telefono, sui social, sui luoghi di lavoro e sotto casa. L’altro provvedimento ha riguardato un 43enne della Versilia, autore di una aggressione nei confronti della anziana madre per motivi legati all’eredità, che aveva fatto cadere la donna dalla sedia e, nel mentre era a terra, l’uomo in preda alla rabbia l’aveva anche colpita con un calcio. Nel caso non ottemperino immediatamente al monito del Questore, rischiano conseguenze penali anche pesanti.
Il Questore quale Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza può infatti irrogare misure di prevenzione nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi. Il ventaglio di misure di prevenzione è aumentato di recente, poiché il legislatore ha ritenuto, a fini di controllo sociale, di utilizzare questo importante in vari ambiti; ciò perché tali misure, incidenti al più sulla libertà di circolazione e non sulla libertà personale in senso stretto, sono irrogabili dal Questore e non hanno bisogno dei tempi tecnici del vaglio dell’Autorità giudiziaria; sono adottati al termine di un rigoroso procedimento amministrativo; sono ricorribili sia al Prefetto che al TAR, dunque vagliati da una Autorità terza; sovente sono appunto avvisi orali e ammonimenti.
Questa particolare misura di prevenzione è stata introdotta nel 2009, con la previsione dell’Ammonimento del Questore per atti persecutori, diretta a frenare lo stalking; nel 2013 è stato introdotto l’Ammonimento per violenza domestica, nei confronti degli autori di reati-spia di maltrattamenti intrafamiliari come lesioni, minacce, danneggiamento, violenza privata. Nel 2019 è stato introdotto l’Ammonimento per revenge porn, per chi pubblica senza l’ altrui consenso foto o video a contenuto sessuale. Con il decreto disagio o Caivano del 2023 è stato poi introdotto l’Ammonimento del Questore per i minori ultra 14enni autori di atti di bullismo nei confronti dei coetanei, affiancando cosi la misura dell’Ammonimento del Questore per cyberbullismo introdotta nel 2017.