
I protagonisti del concerto in San Girolamo (foto Jonas Hoffmann / Mozarteum)
Ha finalmente preso forma il percorso tanto a lungo auspicato: intrecciare le città di Lucca e Salisburgo attraverso i loro più illustri compositori. Con il concerto “Mozart & Puccini: giovani talenti, grandi maestri” di lunedì sera 1° settembre al Teatro San Girolamo, realizzato dal Teatro del Giglio Giacomo Puccini in collaborazione con l’Università Mozarteum di Salisburgo e grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ha preso avvio una collaborazione attesa da molti anni, quella tra le città di Lucca e Salisburgo legate da una naturale affinità: Lucca terra di grandi compositori – primo fra tutti Giacomo Puccini –, Salisburgo patria di Wolfgang Amadeus Mozart.
Il concerto ha avuto come protagonista l’ensemble internazionale “La Bella Musica – Orchestra Giovanile Europea” diretto dal Maestro Stefan David Hummel, composto da giovani studenti del Pre-College Salzburg dell’Università Mozarteum integrato, per l’occasione, da talentuosi allievi del Conservatorio “L. Boccherini” di Lucca. Il numerosissimo pubblico presente, che ha accompagnato tutta la serata con prolungati e calorosi applausi, ha potuto vivere momenti di grande valore storico ed emotivo grazie all’esecuzione di alcuni brani con strumenti originali appartenuti a Wolfgang Amadeus Mozart – un violino e una viola – concessi per l’occasione dalla Fondazione Mozarteum Salzburg.
La scaletta del concerto ha proposto un raffinato viaggio nella musica europea, con pagine scelte di Mozart, Haydn e Salieri presentate in forma inedita, eseguendo movimenti scelti da alcune delle loro opere più celebri, per offrire al pubblico una prospettiva sorprendente e nuova sulla ricchezza di questo repertorio. Protagonista dell’omaggio a Giacomo Puccini è stato il giovane soprano Celeste Nardi, che ha interpretato con grande intensità le arie “O mio babbino caro” e “Signore, ascolta!”.
Grande interesse ha suscitato anche la prima esecuzione in epoca moderna di un brano sinfonico della compositrice lucchese Marianna Bottini (1802-1858), la cui partitura si è conservata nella biblioteca del Conservatorio “L. Boccherini”: un importante contributo alla valorizzazione del patrimonio musicale lucchese. Straordinaria l’abilità degli interpreti: i giovanissimi musicisti hanno dato prova non solo di tecnica impeccabile e precisione stilistica, ma anche di una sorprendente maturità interpretativa, capace di restituire con freschezza e profondità l’essenza dei capolavori eseguiti. L’entusiasmo, l’energia e la qualità dell’esecuzione hanno confermato il livello altissimo raggiunto da questa nuova generazione di talenti europei.