
Steven Patrick Morrissey, inglese ma di sangue irlandese stasera sarà al Summer
O si ama o si odia. Nessuna mezza misura per Morrissey. Stasera, intanto, sotto il palco del Lucca Summer Festival, in piazza Napoleone, alle 21, si ritroveranno almeno settemila fan. Odiato soprattutto da chi gli ha sempre imputato la fine degli Smiths, band tra le più amate di sempre e da chi gli rimprovera comportamenti e dichiarazioni certamente non convenziali. Amato da chi riconosce in lui un poeta, un grande cantante e un punto di riferimento non solo artistico ma anche sociale e politico.
Steven Patrick Morrissey, inglese ma di sangue irlandese, come ricorda orgogliosamente in “Irish blood, English heart“, dove elenca tutti i difetti del Regno Unito, è comunque da ritenere una delle voci più influenti del pop mondiale. Prima con The Smiths, dal 1982 al 1987, band dopo la quale la musica britannica è cambiata per sempre e poi con una carriera solista che ha partorito tredici album in studio. Ma è soprattutto dal vivo che Morrissey, anche nei momenti meno prolifici nella scrittura, ha continuato ad alimentare la sua fama. Come già “How Soon Is Now?” o “Please, please, please, let me get what I want“ con gli Smiths, brani quali “Suedehead”, “Everyday is like Sunday”, “Istanbul“ sono diventati inni generazionali. Tutti i pezzi citati dovrebbero essere presenti nella scaletta di stasera, salvo sorprese che con Morrissey sono sempre in agguato. La sua voce immediatamente riconoscibile, versione baritono o falsetto, è un marchio di fabbrica.
In carriera, Morrissey ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui un Ivor Novello Award per il contributo straordinario alla musica britannica e di recente è stato insignito del 2024 Social Vanguard Award per il suo impegno nella difesa dei diritti degli animali. Il suo ritorno in Italia è un avvenimento perché dal 2017, dopo aver abitato a Roma ed essersene andato perché fermato – secondo lui "un atto di terrore" - dalla Polizia, mentre era in auto contromano in zona via del Corso, non aveva più messo piede nel nostro paese.
Convinto animalista e promotore della cultura vegana, Morrissey ha dichiarato guerra ad allevatori e delle industrie e a chi fa consumo di carne e pretende che ovunque si esibisca si vendano solo cibi vegetariani.