
I due nuovissimi prodotti a ’’pancia larga’’ sono molto apprezzati nei mercati americani e asiatici. Timori contenuti per l’eventuale controffensiva dei dazi. Cambio alla guida della comunicazione istituzionale.
LUCCAMomento magico per Manifatture Sigaro Toscano, marchio indissolubilmente legato al territorio lucchese e alla storia dei sigari prodotti a Lucca. L’azienda, che ha da poco firmato un accordo con il Ministero dell’Agricoltura per un acquisto decennale di tabacco da oltre 180 coltivatori italiani e che a Lucca ha uno dei due stabilimenti, ha superato il record di vendite nei duty-free di tutto il mondo.
Un nuovo balzo in avanti che è stato raggiunto anche grazie alle nuove produzioni di sigari a pancia larga, come Bracco e Aquila. All’orizzonte, sono previsti nuovi sviluppi, soprattutto nei mercati americani ed asiatici dove il trend di crescita è destinato a segnare nuovi traguardi. "Sigaro Toscano – conferma al nostro giornale il presidente di Manifatture Sigaro Toscano Luca di Montezemolo – sta vivendo un momento estremamente positivo. Cresce sia sul mercato italiano che su quello estero, e questo grazie anche ai nuovi prodotti".
Non preoccupa neppure l’ipotesi, per ora solo sulla carta, di direttiva Ted (Tobacco Excise Directive) dell’Unione Europea, perché a proposito di dazi e balzelli, oltre agli Usa, anche l’UE non pare voler restare indietro.
Si tratta di una direttiva volta ad armonizzare le accise su tutti i prodotti di tabacco lavorato a livello europeo: venisse introdotta, provocherebbe l’aumento del prezzo, in alcuni paesi del continente anche in modo significativo. Ma l’ipotesi, fanno sapete da Manifatture Sigaro Toscano che ha da poco cambiato la responsabile della comunicazione istituzionale, ora affidata a Vicky Alessio Russo, appare molto improbabile per non dire quasi impossibile, poiché è necessario un voto unanime dei paesi, che difficilmente ci sarà. A cominciare proprio dal voto dell’Italia.
E, in ogni caso, il ritocco si tradurrebbe in un aumento del prezzo di vendita, non certo in una diminuzione dei volumi, viene sottolineato, oltretutto trattandosi di accise che in molti casi toccherebbero paesi di ridotte dimensioni.
Lucca, nelle intenzioni dell’azienda italiana, continua a restare centrale ed essere anzi destinata a rafforzare il suo ruolo di stabilimento guida nella produzione di sigari.
Fabrizio Vincenti