
Il presidente del tribunale, Gerardo Boragine
Finalmente, e mai come in casi come questo è proprio il caso di dirlo, il Tribunale di Lucca torna a pieno organico per numero di magistrati. Era dalla notte dei tempi che gli uffici di via Galli Tassi non erano al completo, costringendo la magistratura lucchese a faticare non poco per tenere la barca pari.
Ma entro la fine del 2025 tutto tornerà alla ‘normalità‘ grazie all’arrivo a Lucca di undici nuovo giudici.
L’annuncio arriva dal presidente del Tribunale, Gerardo Boragine, che ieri mattina ha convocato la stampa per spiegare la novità: "Entro dicembre arriveranno al nostro Tribunale 11 nuovi giudici. Un’immissione di magistrati che ha una portata ‘storica‘, oserei dire. Sia per il numero complessivo dei nuovi colleghi, sia perché 7 su 11 sono magistrati di prima nomina, che daranno corso ad un vero e proprio ricambio generazionale, di cui il Tribunale di Lucca si avvantaggerà per il benefico impulso dovuto al mix di nuove energie e fisiologico superamento di prassi stratificatesi negli anni".
"L’arrivo di nuovi giudici – aggiunge ancora Boragine – consentirà per di più di portare a compimento il processo di incisiva riorganizzazione di alcuni settori - tra cui quello delle procedure concorsuali - avviato da qualche tempo e di cui si sentiva per generale ammissione un profondo bisogno. Sono certo che la passione e l’entusiasmo che animano i giovani magistrati e l’esperienza dei colleghi già in servizio costituiscono la combinazione ideale per assicurare la risposta più efficiente alle istanze di giustizia provenienti dall’interno circondario".
L’arrivo degli undici nuovi giudici porta dunque a regime l’organico di via Galli Tassi. Ventotto sono in magistrati in totale, cui si deve aggiungere il presidetente, suddivisi in 13 al penale (9 per i dibattimenti e 4 gip e gup) e 15 al civile (di 13 cui dedicati al lavoro).
I nuovi 11 andranno in tre al penale, uno al lavaoro e 7 civile.
Nell’annunciare questa immissione di forze fresche, Boragine rivolge in conclusione "un ringraziamento sentito e un sincero riconoscimento voglio riservarlo ai giudici rimasti incessantemente al lavoro in questo difficile periodo di transizione: solo grazie alla loro abnegazione il Tribunale è stato in grado di evitare disfunzioni operative in settori di rilevanza primaria. Oltretutto, mi preme sottolineare come alcuni di loro, dimostrando un notevole senso del dovere, abbiano acconsentito a posticipare il loro trasferimento al nuovo ufficio per evitare fenomeni di stasi giurisdizionale in relazione a settori assai delicati, come quelli della famiglia e della volontaria giurisdizione".