
Il questore di Lucca Alessandra Faranda Cordella
Lucca, 15 aprile 2022 - Denunciati 11 tifosi dalla polizia di stato per gli scontri dello scorso 11 marzo al termine dell’incontro di calcio Lucchese – Reggiana. Al termine della partita, mentre la tifoseria ospite veniva accompagnata dallo stadio al casello autostradale Lucca Est, alcuni mezzi con a bordo i tifosi della Reggiana hanno interrotto improvvisamente la loro marcia e, dai veicoli, sono scesi numerosi ultras ospiti, che si sono diretti, alcuni indossando passamontagna, mascherine e cappucci delle giacche, altri brandendo tubi e bastoni in direzione di via Antonio Cantore, per fronteggiare la tifoseria della Lucchese, ritrovatasi in un pub.
Gli ultras delle due tifoserie sono entrati in contatto prima con il lancio reciproco di bottiglie, fumogeni e petardi, per poi arrivare a veri e propri scontri fisici a mani nude o con bastoni e cinture dei pantaloni.
Le successive indagini svolte dalla Digos, in collaborazione con l’omologo ufficio di Reggio Emilia, anche grazie alla visione delle immagini estrapolate dai filmati delle telecamere di videosorveglianza, hanno identificato (oltre al tifoso arrestato e quello denunciato subito dopo la partita) e deferito all'autorità giudiziaria, in stato di libertà, 10 ultras, di cui 4 lucchesi e 6 reggiani, di un'età compresa tra i 27 e i 50 anni. Tutti sono stati indagati per rissa aggravata in concorso e per possesso e lancio di materiale pericoloso, petardi e fumogeni. Nei confronti di questi, è stato emesso dal questore il provvedimento di D.A.SPO, per periodi che vanno dai 2 agli 8 anni.
In particolare: i 6 lucchesi colpiti da Daspo, hanno avuto rispettivamente: 2 tifosi 2 anni, 1 tifoso 3 anni, 1 tifoso 7 anni e 2 tifosi 8 anni.
I 6 tifosi della Reggiana hanno avuto: 2 tifosi 2 anni, 1 tifoso 5 anni, 3 tifosi 8 anni di allontanamento.