
Un intervento dei vigili del fuoco per un incendio (foto d'archivio)
Lucca, 28 giugno 2025 – I vigili del fuoco del comando provinciale di Lucca sono in stato di agitazione e si preparano a proclamare uno sciopero, se non verranno ripristinate condizioni dignitose per lo svolgimento del loro lavoro. A comunicarlo è l’Usb – Unione Sindacale di Base Vigili del Fuoco – che denuncia una situazione ormai diventata insostenibile: “Ai problemi cronici di carenza di organico e al ricorso continuo a richiami fuori turno, si aggiunge ora anche il malfunzionamento del servizio mensa, fondamentale durante i turni estenuanti di 12 ore”.
In un Paese segnato da catastrofi sempre più frequenti, i pompieri chiedono rispetto per una professione che li vede in prima linea ogni giorno, tra incendi, emergenze estive e calamità naturali. Eppure, nelle sedi operative come quella di Viareggio, spesso non vengono nemmeno garantiti i pasti obbligatori previsti per contratto. “È inaccettabile – scrive il Coordinamento Usb dei vigili del fuoco di Lucca – che squadre operative, impegnate senza sosta nel soccorso tecnico urgente, debbano pagarsi di tasca propria un panino o una pizza per riuscire ad affrontare il turno”.
Al centro della protesta, l’appalto da oltre sei milioni di euro per la fornitura dei pasti in tutte le sedi toscane dei Vigili del Fuoco, affidato a una ditta che, secondo il sindacato, non riesce a garantire il servizio. “A Viareggio, spesso i pasti non arrivano per mancanza di personale, oppure i quantitativi sono insufficienti. In alcuni casi, le derrate alimentari sono in condizioni discutibili, al limite della commestibilità”, spiegano. E non mancano, secondo il sindacato, anche irregolarità logistiche: “I cibi vengono talvolta trasportati tra una sede e l’altra su veicoli non refrigerati e senza contenitori idonei”.
“Chiediamo che venga garantito quanto previsto dal contratto, a tutela della salute psicofisica dei Vigili del Fuoco – dichiara Fabio Bernardi, per il Coordinamento Usb dei vigili del fuoco di Lucca – Se non otterremo risposte concrete dopo il tentativo di conciliazione, non escludiamo lo sciopero”.