REDAZIONE LUCCA

Incendio nella camera da letto. Nonna salvata dal nipote

Tutto è nato dal cortocircuito di un condizionatore, in fiamme nella notte: “Si è precipitato nella stanza e ha subito trascinato via dal letto l’anziana“

Intervenuti anche i vigili del fuoco (Foto di repertorio)

Intervenuti anche i vigili del fuoco (Foto di repertorio)

Lucca, 1 luglio 2025 – E’ andata bene, alla fine. Ma solo la prontezza di riflessi di un giovane ha evitato la tragedia. Il ragazzo si è accorto del pericolo e ha messo in salvo la nonna da un vasto incendio che ha devastato una parte di un’abitazione in via Fratelli Rosselli, angolo via Valico, in pieno centro ad Altopascio. Tutto è partito da un condizionatore, strumenti indispensabili in questo periodo di caldo torrido. Grazie a questi apparecchi si riesce a dormire durante le notti caratterizzate da temperature tropicali.

E’ accaduto nella casa della famiglia Giuntoli, molto conosciuta nella cittadina del Tau, titolari per anni della storica pizzeria “La Torre”, con il titolare, Renzo, che è scomparso pochi giorni fa. “La paura è stata notevole – racconta Emanuele Giuntoli, – anche perché non vai mai a pensare che in questi climatizzatori vi possano essere problemi. Mia madre era a letto, stava dormendo quando, all’improvviso, si sono sprigionate le fiamme. La vera fortuna è stata che mio figlio si è accorto subito di quanto stava accadendo, altrimenti sarebbe stato un dramma – aggiunge l’imprenditore, – perché anche se eviti di finire bruciato, possono diventare letali le esalazioni del fumo, possono bloccarti le vie respiratorie. Mio figlio si è precipitato in camera, con il fuoco già alto, e ha letteralmente trascinato via dal letto mia madre, sua nonna, che non si era accorta, addormentata. Per fortuna, a parte qualche colpo di tosse e molto spavento, è uscita indenne da questa disavventura. Un miracolo. Sarebbe bastato ritardare un minuto e avremmo raccontato una storia diversa”.

Dopo il prezioso e tempestivo intervento dei vigili del fuoco, adesso c’è da fare la conta dei danni e da verificare lo stato di agibilità dell’immobile, oltre a capire le cause di quanto successo. “La prima ipotesi, quella del corto circuito, secondo noi non regge – conclude Giuntoli – perché abbiamo il cosiddetto salvavita che avrebbe dovuto staccare immediatamente. Ma saranno i tecnici a valutare tutti i possibili motivi di questo rogo. Il problema è che l’apparecchio era posizionato in alto e il fuoco ha inciso sul tetto, sulla struttura sovrastante. Dovrà essere fatto un esame approfondito dell’immobile”.

Massimo Stefanini