FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

“Acqua, scenari distorti“. La maggioranza attacca

I capigruppo in consiglio comunale scaricano le colpe sull’ex amministrazione “Ha aperto la strada a Geal in Gaia e poi all’ingresso nella multiutility“.

Ancora scontro politico sulla gestione delle risorse idriche

Ancora scontro politico sulla gestione delle risorse idriche

“Sulla gestione dell’acqua a Lucca dobbiamo contrastare ricostruzioni a dir poco fuorvianti, che spuntano con frequenza crescente con l’approssimarsi delle elezioni regionali”. Lo dicono i capigruppo di maggioranza in Consiglio comunale Cecchini, Di Vito, Fava, Del Barga, Fagnani e Pierini, ricordando che “L’acqua appartiene al demanio dello Stato e la legge regionale fissa in trent’anni la durata delle concessioni. Quella di Geal scadrà il 31 dicembre 2025”.

Falliti i tentativi di proroga e con un ricorso pendente al Tar, per la maggioranza, il quadro è chiaro: “L’inerzia politico-amministrativa della precedente giunta, forse per interessi che l’allora sindaco conosceva bene, ha aperto la strada alla confluenza di Geal in Gaia, con concessione in scadenza fra otto anni. Il passo successivo sembra già scritto: l’ingresso nella multiutility fiorentino-centrica, distante dal territorio e piegata alle logiche dei partiti”.

Secondo i capigruppo, la strategia regionale di costituire una multiutility pubblica, ma con obiettivo di quotazione in borsa, poggia su un presupposto indimostrato: “Che un sistema integrato centralizzato produca sinergie e risparmi capaci di attrarre finanziamenti. La vicenda Geal dimostra l’esatto contrario”. E se i conti di Gaia fossero davvero in affanno, come sostengono alcune ricostruzioni, la fusione anticipata nella multiutility potrebbe essere dietro l’angolo.

Per la maggioranza, il nodo è anche temporale: “Chi voleva la gestione centralizzata ha lavorato per anni ad un percorso blindato”. L’alternativa, sostengono, è ancora praticabile: “Serve un vero controllo sullo stato patrimoniale e finanziario di Gaia. La Commissione speciale lo aveva indicato già nel luglio 2024 per mantenere una gestione pubblica, indipendente ed efficiente, coinvolgendo un privato serio e qualificato. Ma Regione e AIT hanno detto no”.

Infine, la stoccata all’ex sindaco: “Dal 2018 al 2021 Tambellini è stato presidente del consiglio direttivo dell’Autorità Idrica Toscana. Aveva l’occasione di determinare il futuro di Geal. Ha scelto invece di inchinarsi alla Regione, lasciando che una delle società più efficienti in Italia fosse avviata alla dismissione. Il mancato controllo di AIT sui requisiti è avvenuto durante la sua presidenza. E oggi, quando parla dell’ambito della Piana, finisce per darci ragione”.