
I funerali sono stati celebrati ieri a Lammari (foto Alcide)
Dolore e sgomento alla Questura di Lucca per la tragica fine del sovrintendente capo della Polizia di Stato Marco Alisciani, 50 anni, in servizio presso l’Ufficio Polizia Amministrativa e Sociale dove si occupava soprattutto del porto d’armi. Alisciani, che abitava a San Cassiano a Vico con la moglie Genny, è morto nella notte tra giovedì e venerdì cadendo per 100 metri in un dirupo in località La Groppa, nel comune di Pescaglia.
Una tragica fatalità che ha lasciato tutti sotto choc. Giovedì sera era a cena a casa di amici cacciatori e poco dopo la mezzanotte aveva recuperato l’auto insieme a un amico per tornare a casa. A un certo punto, in località Groppa, hanno deciso di fermarsi lungo un sentiero per vedere meglio i fuochi d’artificio per la festa di Santa Maria a Pascoso. Ma all’improvviso il poliziotto ha messo un piede in fallo nel buio, non accorgendosi del dirupo, ed è precipitato per 100 metri. Sconvolto, l’amico ha dato subito l’allarme: sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno recuperato il corpo di Alisciani, ormai senza vita, solo verso le 4 di notte.
“È con profondo dolore che la famiglia della Questura di Lucca ha appreso della sua scomparsa. Era un collega apprezzato – ricordano in Questura – e un caro amico per molti di noi. Lo scorso giugno aveva vinto il campionato italiano di tiro al volo. La sua dipartita lascia un vuoto incolmabile nella nostra squadra e nella nostra vita. Ci uniamo al dolore della famiglia e offriamo loro tutto il nostro sostegno in questo momento difficile“. Marco Alisciani aveva prestato servizio a lungo alla squadra Volante e per dieci anni alla Digos.
Ieri pomeriggio a Lammari si sono celebrati i funerali, alla presenza di tanti colleghi commossi. Anche il sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti, ha espresso il suo cordoglio: “Alla famiglia vanno le nostre condoglianze e di tutta la comunità di Pescaglia”.
Intanto Federcaccia Lucca ricorda Alisciani, che dell’associazione era anche consigliere. “Marco era per tutti noi un amico speciale – dicono – un cacciatore appassionato della cinofilia e soprattutto un grandissimo tiratore, proprio quest’anno aveva coronato il sogno di diventare campione Italiano di tiro alla fossa ed aveva vinto anche l’argento a squadre sempre nella medesima disciplina insieme ai suoi compagni. Lascia un vuoto incolmabile fra i suoi familiari e fra tutti noi che lo apprezzavamo per la sua grande disponibilità, per il suo impegno e per la sua grande passione per la caccia“.
“Sempre sorridente, e presente, amichevole, festoso e gentile, Marco era l’amico che ognuno di noi avrebbe voluto sempre avere accanto. Chi ha avuto la fortuna di averlo conosciuto e frequentato, ne ha apprezzato tutte le grandi qualità di uomo , e grande professionista nel suo lavoro. Siamo onorati e fieri di averlo conosciuto, incontrato e vissuto a pieno. Proprio per tutte queste bellissime doti e pregi che aveva , la sua scomparsa ci lascia sbigottiti e increduli. Troppo presto te ne sei andato e se è vero che ora piangiamo la tua assenza, ci conforterà il ricordo di te e dei bei momenti passati insieme”.
Paolo Pacini