
Il “Volto Santo“ dopo il restauro: stasera tornerà in pubblico
La grande festa della Arcidiocesi e della Città di Lucca, che si celebra da questa sera a domani sera, assume quest’anno la dimensione dell’autentico evento storico. La restituzione del Volto Santo, dopo i tre anni di restauro, lo presenta completamente rinnovato nella cura dei dettagli e anche nella colorazione dell’incarnato che ha ripreso l’aspetto che lo ha caratterizzato per la maggior parte della sua esistenza, dal IX al XVII secolo. Il 2025 è Anno Santo e, dopo 11 anni, la processione del 13 settembre cade di sabato, quando maggiore è l’affluenza di fedeli, associazioni, enti, istituzioni e anche del pubblico. Dunque, salvo sorprese meteo, è atteso un grande afflusso di persone a Lucca.
La luminara di Santa Croce si conferma uno degli eventi più suggestivi e identitari di Lucca: una celebrazione che ogni anno, dalle ore 20 del 13 settembre, trasforma il centro storico in un percorso di luce e di devozione. Una tradizione che secondo le cronache è arrivata all’edizione numero 1.243 partendo dall’anno 782.
La solenne processione parte da San Frediano per arrivare nella chiesa cattedrale di San Martino, passando da strade e piazza del centro storico interamente rischiarato dalla luce di migliaia di lumini disposti lungo le finestre, le mura e i monumenti. Le strade, spente dell’illuminazione elettrica, si trasformano in un palcoscenico sacro in una cornice di grande impatto emotivo e visivo.
Quest’anno, a differenza del passato, il Volto Santo non sarà solennemente vestito con i preziosi paramenti, custoditi nel Museo della Cattedrale: la corona ed il collare barocchi, il trecentesco fregio della veste con manipoli abbinati, un gioiello pettorale tempestato di diamanti e un paio di calzari d’argento, dei quali uno sorretto da un calice dorato. Quest’anno, con la fine del restauro, è stato deciso in via eccezionale di non ornarlo per consentire ai fedeli di apprezzarne a pieno lo splendore del modellato e le ritrovate cromie; la tradizione sarà regolarmente ripresa a partire dal prossimo anno quando il Volto Santo tornerà nella sua “reggia”, il tempietto che si trova dentro la chiesa cattedrale.
Alla fine della processione ci saranno alcune preghiere e quindi l’esecuzione del Mottettone, una composizione polifonica, composta per l’occasione. Quest’anno sarà il "Mottettone delle campane" di monsignor Emilio Maggini, una composizione oltremodo gioiosa che si addice all’anno giubilare.
"I lavori di restauro, durati oltre due anni – ha scritto tra l’altro l’arcivescovo monsignor Paolo Giulietti nella sua notificazione – ci hanno restituito la sacra Immagine risplendente di luce e di colore, così che il suo carattere di Christus triumphans ne esce significativamente rafforzato. Volgeremo di nuovo lo sguardo al Signore Gesù che regna dall’alto della croce, poiché nel dono della sua vita manifesta la potenza invincibile dell’amore di Dio, più forte del male e della morte, pegno di vita piena e abbondante per tutti".
La grande festa viene preceduta questa mattina alle ore 10 nella cattedrale dalla presentazione pubblica del Volto Santo restaurato con intervento di alcuni esperti che descriveranno le operazioni, rese necessarie dal degrado della statua, svolte in questi anni. Alle ore 10,30 l’arcivescovo presiederà una preghiera che terminerà con la benedizione della sacra effigie simbolo della Chiesa e della città di Lucca.
Domani, giorno della festa, ci sarà la celebrazione presieduta dall’arcivescovo alle ore 10,30 in San Martino.