
Il colonello Sessa con il prefetto Scaduto
LUCCATre anni intensi, fatti di operazioni complesse ma anche di grandi soddisfazioni. Così il comandante provinciale dei carabinieri Arturo Sessa ha salutato e ringraziato il territorio prima di partire per Firenze, dove dal 23 settembre assumerà la guida dell’ufficio ordinamento, addestramento, informazioni e operazioni dell’Arma toscana. Un osservatorio privilegiato, dal quale continuerà a vigilare su Lucca, in aggiunta agli altri capoluoghi di regione. A prendere il suo posto in Cortile degli Svizzeri arriverà, invece, dal comando del reparto operativo di Genova, il colonnello Michele Lastella.
Sarà quindi lui a proseguire il lavoro di contrasto e prevenzione del crimine svolto in questi lunghi mesi da Arturo Sessa, che ha portato – al di là delle percezioni – a una riduzione dei reati. "È stata un’esperienza straordinaria in una provincia che mi ha dato tanto in termini di rapporti umani e professionali – ha detto durante l’incontro con la stampa –. Tre anni di operazioni, di controllo del territorio e interventi che hanno richiesto impegno e sacrificio da parte di tutti i carabinieri del comando. Abbiamo assicurato alla giustizia tanti criminali, tra tutti ricordo l’arresto del responsabile dell’omicidio di Luigi Pulcini ad Altopascio".
Ogni saluto porta infatti con sé anche un piccolo bilancio. E in questo caso sono i numeri a parlare: 720 arresti, oltre 7mila denunce all’autorità giudiziaria e 2 quintali di sostanze stupefacenti sequestrati in tre anni. Con un calo complessivo dei reati che nei primi otto mesi del 2025 è stato pari al 12% rispetto allo stesso periodo del 2024, con i furti in abitazione passati da 903 a 705. "Tutte le sfide sono state molto impegnative - ha aggiunto –. Lucca è un territorio complesso, dove noi siamo la forza di polizia più numerosa, presente in ben 33 Comuni. Questo significa che procediamo per oltre l’80 per cento dei reati commessi: un impegno importante che richiede anche tanto sacrificio".
Come ricordato dal colonnello Arturo Sessa, infatti, molto è stato fatto anche per il personale: se tre anni fa la provincia doveva fare i conti con la carenza di organico, oggi quel divario è stato per lo più colmato, con 450 uomini e donne attualmente operativi sul territorio. "Il mio auspicio, anzi la mia certezza, è che i militari continueranno a lavorare con la determinazione mostrata in questi anni – ha concluso -. Quello che ho percepito, parlando con i sindaci e i cittadini di questa provincia, è infatti una grande fiducia nell’arma, che continua a essere vista come un punto fermo e un riferimento sicuro. Noi questa fiducia la consideriamo un bene prezioso e ne facciamo tesoro. Per questo, prima di partire, ho voluto ringraziare tutta la comunità lucchese, le autorità e il prefetto per la grande sinergia che si è creata con tutte le istituzioni del territorio e che ha permesso di raggiungere questi risultati".
Jessica Quilici