
Negli ultimi anni i titolari degli stand hanno visto ridursi i guadagni. «Quando arrivano da noi – denunciano – hanno gà speso tutto»
"Due giorni a Lucca durante la manifestazione sono ormai proibitivi": Simone Bovini viene da una vita a Lucca Comics and Games, da oltre 30 anni. E’ amministratore delegato di Edizioni Star Comics, azienda leader nel comparto dei manga e le sue parole sono l’ennesimo grido di allarme che sarebbe bene non venisse sottovalutato. "Lucca è sempre la fiera più importante per noi editori – spiega – è la più importante d’Europa, ma gli incassi sono in calo. Negli ultimi anni, abbiamo verificato come il potere di acquisto dei clienti sia in calo e una delle cause principali risiede proprio nei costi degli alloggi: quando le persone arrivano in fiera hanno già speso moltissimo per soggiornare, per parcheggiare e anche per mangiare: un panino e una birra li ho visti pagare anche 18 euro. E’ un problema che abbiamo anche noi standisti che dobbiamo prenotare con un anno di anticipo, ma con i prezzi che continuano a lievitare".
La questione costi rischia ormai di lanciare in orbita manifestazioni concorrenti di Lucca Comics and Games, che avranno sia pure meno fascino, ma anche costi per tutti coloro che vi partecipano, più sopportabili. Per gli editori come per i clienti. "Stiamo provando a cercare di calmierare i prezzi – aggiunge – perché la situazione inizia ad essere difficile e noi stessi abbiamo difficoltà a raggiungere il punto di pareggio dei costi. Il fenomeno dei costi crescenti è letteralmente esploso dopo il Covid e va aggiunto che molte fiere alternative stanno crescendo nei numeri e nella qualità, la gente inizia a spostarsi. Nonostante il suo indiscutibile fascino, Lucca rischia di soffrire la concorrenza di altre manifestazioni".