
Riccardo Cocciante sul palco del Summer ieri sera
In qualche modo sorprendente, lo show di ieri sera di Riccardo Cocciante in piazza Napoleone, tappa di un tour che, sì, mette in scena tutte le hit di una carriera lunghissima, ma anche brani meno noti e raramente eseguiti nei live. Come dire, uno sguardo davvero completo su tutta la sua produzione. Davanti a una platea di migliaia di fan adoranti, il set inizia con l’artista, in completo bianco e in piedi, a cantare “Io che sono luce“ e “Uomo“ dal primissimo album “Mu“, con un impatto davvero diverso da altri suoi show.
Tanti i musicisti sul palco, dagli archi alle chitarre elettriche e ai cori, per suonare nel miglior modo possibile le composizioni scritte da Cocciante nei vari momenti della sua vita. I successi, quelli “pesanti“, arrivano praticamente tutti: in ordine sparso, “Cervo a primavera“, “Primavera“, “Era già tutto previsto“ e “A mano a mano“, dove ricorda Rino Gaetano, che la cantò davvero con il cuore.
E ancora, “Un nuovo amico“, “Celeste nostalgia“, “Quando finisce un amore“, “Poesia“, “Bella senz’anima“, “Se stiamo insieme“, “Margherita“.
C’è ovviamente spazio per “Nôtre-Dame de Paris“, con “Il tempo delle cattedrali, “Bella“ e “I clandestini“, ma ci sono anche “Jimi suona“, dedicata a Jimi Hendrix o “La nostra lingua italiana“, omaggio alla cultura del nostro paese, orgoglio da vantare in tutto il mondo. Il tutto funzionale, come ha dichiarato lo stesso Cocciante, alla narrazione che aveva in mente quando ha pensato a questo nuovo spettacolo, nel quale, appunto, racconta e si racconta, condividendo tanto di sé con i fan.
Si può dire tutto e il contrario di tutto su di lui, ma la capacità di Cocciante di emozionarsi e vivere intensamente “sulla pelle“ i suoi brani, senza risparmiarsi, gli va riconosciuta. La chiusura è affidata a “Io canto“ e “Questione di feeling“, per dire: "salutiamoci cantando tutti insieme". Ed è quello che accade: non che il pubblico non lo avesse fatto in precedenza, ma qui è perfetto, dopo uno spettacolo così lungo, di quasi tre ore, nell’entusiasmo generale.
E stasera sarà ancora musica, in piazza Napoleone, a partire dalle ore 21, con il bluesman statunitense Keb’ Mo’ in apertura e, a seguire, la star della serata, Robert Plant, con Suzi Dian e Saving Grace.
Paolo Ceragioli