PAOLO BOTTARI
Cronaca

Alberto, da Lucca all’Europa: "In Italia il talento non manca ma va sostenuto e aiutato"

A 23 anni e con ancora la tesi di laurea da discutere è stato selezionato da una delle principali società di venture capital in Europa, Senovo, con sede a Monaco di Baviera per fare il ‘cacciatore‘ di progetti.

Alberto Giovannetti con Francesco Butori

Alberto Giovannetti con Francesco Butori

Ha solo 23 anni ed è già considerato un talento lucchese e italiano con esperienza internazionale. Un giovane che deve ancora completare la laurea (manca solo la tesi), ma che è stato già selezionato da una delle principali società di venture capital in Europa, Senovo, con sede a Monaco di Baviera. Il fondo svolge un ruolo chiave nel sostenere la crescita del settore tecnologico europeo, individuando e supportando startup software early-stage con ambizioni globali. In Senovo, Alberto si è unito a un team il cui obiettivo quotidiano è scoprire e sostenere innovazioni che guidano il progresso tecnologico in Europa.

"In Italia il talento non manca, ma va sostenuto e aiutato – spiega Alberto. "Esistono fondi e istituzioni che se ne occupano, ma il sistema non funziona ancora come dovrebbe, come invece accade qui in Germania. È molto difficile per un giovane in Italia ottenere credito e fondi da grandi aziende; all’estero è diverso." Durante gli studi universitari ha lavorato presso l’Azienda Butori di Ponte a Moriano, dove ha potuto sperimentare vari ruoli aziendali, acquisendo un’esperienza preziosa che oggi applica nella sua attività di analista.

"Ero entrato come semplice operaio, insieme all’amico Francesco Butori e abbiamo provato e sperimentato tutti i ruoli aziendali, per completare il nostro percorso formativo. Un percorso necessario che mi ha permesso di muovermi meglio nel campo della grande finanza e di passare presto dal creare nuove Start-up a selezionare le migliori da finanziare". Questo processo in Italia non sarebbe avvenuto così rapidamente. Invece in Germania dimostrano di credere nei giovani talenti e non hanno avuto problemi ad affidare ad Alberto l’incarico di seguire da solo l´evento dello European Innovation Council dopo appena una settimana dal suo arrivo, un Consiglio di 24 dei maggiori esperti europei che decidono gran parte dei destini delle giovani aziende europee.

"Se vuoi imparare, devi sporcarti le mani" questo è l’insegnamento che ho ricevuto dai miei primi passi nel mondo lavorativo in Italia. Oggi, in Senovo, il suo compito è valutare su quali nuove aziende europee puntare supportando quattro partner con alle spalle molti anni di esperienza. Il fondo dispone di oltre ottanta milioni di euro da investire e valuta circa quaranta aziende a settimana.

"Anche in Italia – conclude Alberto - ci sarebbero gli strumenti: il sistema universitario valorizza i talenti, ma servono risorse e coraggio, e pochi sono disposti a scommettere sui giovani. Per cambiare rotta servono storie di successo. Per ora, sono felice di lavorare qui, dove ho le condizioni ideali per farlo".

Paolo Bottari