
Si va verso una proroga del servizio idrico per Geal
"Lo stop all’acquisizione di Geal da parte di Gaia che consentirà a Geal di proseguire la gestione del servizio idrico oltre la scadenza del 31 dicembre 2025, aprono un nuovo scenario". Lo sostiene Lucca è un grande noi, che tra i banchi dell’opposizione è rappresentata da Ilaria Vietina e che vede questo ulteriore tempo a disposizione una nuova occasione concreta e preziosa da cogliere con responsabilità e visione politica.
"Il Comune di Lucca – viene spiegato – evitando di perdere tempo prezioso, riprenda la discussione sul futuro del servizio idrico lucchese e utilizzi questo tempo per avviare concretamente il percorso di acquisizione delle quote di Acea, così da rendere Geal una società totalmente pubblica, sotto controllo locale e nell’interesse esclusivo della comunità. Solo così si potrà garantire pieno controllo pubblico, trasparenza, tutela dell’acqua come bene comune e un protagonismo forte in futuri scenari. Come nei mesi precedenti chiediamo trasparenza, partecipazione e una gestione dell’acqua come bene comune, in linea con la volontà popolare espressa nel referendum del 2011".
Secondo Lucca è un grande noi, l’indirizzo, che pare essere condiviso da tutte le forze consiliari, è quello di superare definitivamente il modello Multiutility offrendo a Lucca una reale alternativa: quella di un servizio pubblico, efficiente, autonomo e radicato nel territorio. Il movimento non manca di polemizzare con chi, nei mesi scorsi, aveva spinto verso la chiusura della partita in favore di Gaia.
"A fronte di questo nuovo scenario – prosegue la nota – non possiamo non esprimere disappunto politico verso chi ha proposto soluzioni affrettate che oggi si dimostrano chiaramente incerte, presentandole come inevitabili o addirittura desiderabili. Ancora più grave è apprendere dai giornali che, dopo mesi di annunci e trattative, le parti coinvolte non hanno nemmeno avviato una seria due diligence: un fatto che conferma l’improvvisazione con cui si è affrontata in questi mesi una questione strategica per il futuro del nostro territorio. A questo si aggiunge il silenzio preoccupante calato sul tema dopo l’annullamento del consiglio comunale straordinario di giugno, che avrebbe dovuto rappresentare un momento di chiarezza e di confronto pubblico".