Una parte del Museo Lia trasformata in una meravigliosa Wunderkammer, un particolare e sensitivo genere di raccolta affermatosi nelle corti e nelle residenze principesche a partire dal XVI secolo, con una concentrazione specifica al centro dell’Europa. Era all’interno di queste stanze ermetiche ed esclusive che il collezionista adunava tutto quanto fosse rarità e portento. Le cosiddette mirabilia, esibendo materiali che la natura stessa è in grado di fornire – i naturalia – la cui raccolta era motivata tanto per via di una fascinazione intrinseca, che per eccezionalità di forma o dimensione, insieme ad altri manufatti – gli artificialia – di perentoria originalità e unicità, la cui realizzazione comportava competenze complicate, di segreta pratica.
Inaugura oggi, alle 17, la mostra ‘Naturale Meraviglia. Tesori e opere d’arte dalle corti dei principi’ attiva fino al 26 ottobre, curata da Andrea Marmori e allestita da Emanuele Martera.
"La meraviglia è la forza che muove gli esseri umani alla conoscenza, come diceva Aristotele, e come in un gioco di specchi, la nuova mostra del Museo Lia – dichiara il sindaco Pierluigi Peracchini – lascerà stupefatti i visitatori incoraggiandoli allo stesso tempo ad un’approfondita cultura sulle nostre collezioni civiche, in dialogo con prestiti straordinari provenienti da tutta Italia. Un viaggio straordinario, come fossimo calati nelle corti dei principi del Cinquecento densi di tesori, non solo preziosi ma soprattutto curiosi, frutto delle scoperte dell’uomo e della scienza che si affacciava nel mondo. Grazie a un gioco di rimandi fra dipinti, oggetti preziosi, storia naturale e ossature di animali imponenti, parte del museo si trasforma in una Wunderkamer, una stanza delle meraviglie: una su tutte, una scultura di terracotta di Jacques Canonici che rappresenta il ciclope accecato da Ulisse con un dente di un narvalo che in passato si credeva fosse il magico corno dell’unicorno".
Al Museo Lia sono conservati ed esposti in mostra altri manufatti che appartengono a quel contesto culturale, tra cui il calice prodotto a Norimberga nel XVII secolo, la cui coppa è costituita da un uovo di struzzo inciso ed annerito a raffigurare il giudizio di Salomone. A supporto di quanto conservato al Museo Lia, oltre gli importanti prestiti da altri musei nazionali, la collaborazione con il Museo Etnografico Podenzana, la biblioteca Mazzini e il Museo del Castello di San Giorgio.
Marco Magi