I legali Massimo Lombardi e Filippo Vergassola
Un brindisi in sfida agli agenti della polizia locale. Quella bevuta di birra alla presenza degli operatori in divisa che lo stavano sottoponendo all’alcoltest ha fatto scattare la denuncia per guida in stato di ebbrezza. Anche se in realtà il cinquantenne genovese era fermo e dolorante sul ciglio della strada dopo la caduta dalla bicicletta. La vicenda è finita a processo che si è concluso con l’assoluzione decisa dal giudice Mario De Bellis che ha accolto le tesi difensive degli avvocati Massimo Lombardi e Filippo Vergassola del foro spezzino. Per l’episodio, decisamente singolare, il protagonista cinquantenne di Genova, rischiava la pena a tre mesi di reclusione come richiesto dal pubblico ministero. L’uomo era stato trovato dagli agenti della polizia locale in servizio a bordo delle motociclette a bordo strada, con ferite al volto e la bicicletta adagiata sull’asfalto. Dopo essersi sincerati delle sue condizioni di salute hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto delineando il profilo dell’incidente stradale. L’uomo era apparso nervoso e alterato, avendo per altro dichiarato di aver bevuto alcol nel circolo Arci. E’ stata quindi chiamata in supporto un’altra pattuglia per sottoporlo all’alcoltest. Una tempistica piuttosto lunga che ha ulteriormente innervosito l’uomo anche perchè il pomeriggio stava ormai lasciando spazio alla sera. Il pre-test al quale è stato sottoposto però non ha fornito alcuno esito, secondo la difesa perchè guasto mentre secondo il verbale degli agenti non azionato dalla debole emissione di fiato da parte dell’interessato. Con la tensione sempre più evidente gli agenti della locale sono passati all’utilizzo dell’etilometro. A quel punto l’uomo ha estratto dallo zaino una lattina di birra e l’ha bevuta tutta di un fiato davanti agli agenti. L’esito della prova ha fornito esito positivo e così è stato denunciato. Ma il giudice lo ha assolto.
Massimo Merluzzi