
Una lezione nel campus universitario gestito dalla Fondazione Promostudi
La pronuncia del Tar sblocca i lavori per la realizzazione di residenze per studenti all’interno del Campus universitario della Spezia. È di pochi giorni fa infatti il decreto con cui la Direzione generale centrale - Stazione unica appaltante regionale ha aggiudicato la procedura di gara indetta oltre un anno fa per conto di Aliseo, attraverso cui affidare la progettazione esecutiva e i lavori per il recupero e la ristrutturazione di porzioni dell’ex compendio sanitario militare, da destinare a residenza universitaria. Il progetto prevede un investimento di fondi del Miur per 2,8 milioni (oltre a 800mila euro da Regione) per la creazione di 22 camere doppie e 12 singole – per un totale di 57 posti letto, di cui tre dedicati a persone con ridotte capacità fisiche e sensoriali – in un’ala dell’ex ospedale militare. La scelta è ricaduta sul costituendo raggruppamento temporaneo di imprese formato dalle aziende Geom. Stefano Cresta e Cesag Srl (la gara è stata aggiudicata per l’importo complessivo di 2.229.412,37 euro oltre oneri previdenziali e Iva; ndr)ed è arrivata a stretto giro di posta dalla sentenza con cui il Tribunale amministrativo regionale ha rigettato il ricorso presentato dal Consorzio Leonardo Servizi, società che all’esito della valutazione delle offerte tecniche ed economiche aveva conquistato il primo posto nella graduatoria, sopravanzando di poco più di tre punti l’altra offerta, salvo poi essere esclusa dalla commissione per la presenza di alcune anomalie: negativa anche la verifica di congruità effettuata dal responsabile del procedimento, con la stazione unica appaltante regionale – che opera per conto di Aliseo, l’Agenzia ligure per gli studenti e l’orientamento – che aveva decretato l’esclusione del consorzio.
Il Consorzio Leonardo Servizi non ci aveva pensato due volte, e in primavera aveva presentato ricorso al Tar ligure con l’obiettivo di veder annullata la disposizione degli uffici regionali. L’udienza nel merito del ricorso si è tenuta a metà luglio, con la sentenza che è stata pubblicata solo pochi giorni fa. I giudici hanno dichiarato il ricorso in parte inammissibile e per il resto lo hanno respinto, mentre hanno dichiarato improcedibile il ricorso incidentale. "Non si può ritenere che la società ricorrente abbia assolto l’onere di dimostrare il possesso dei requisiti relativi alla specifica categoria di lavori contestata dalla stazione appaltante" si legge nella sentenza, con i giudici amministrativi che in merito a uno dei punti sollevati dalla società ricorrente evidenziano che "il modello di raccordo procedimentale delineato dalle due stazioni appaltanti è rispettoso del quadro prescrittivo ricavabile dalle varie disposizioni del codice, che ammette, pur nell’unicità del ruolo del rup, una limitata ripartizione delle relative funzioni".
La sentenza del Tar ha di fatto sbloccato la gara, con Regione Liguria che ha aggiudicato definitivamente i lavori al rti Geom. Stefano Cresta-Cesag Srl. Di certo, la guerra a colpi di carte bollate sulla gara d’appalto ha ritardato di diversi mesi l’avvio dei lavori, con la stazione appaltante che, seguendo il principio della prudenza, aveva atteso la fine del contenzioso giudiziario prima di ogni decisione definitiva sull’aggiudicazione. Ormai un anno fa, nel corso della visita al Campus della Spezia del ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, le istituzioni avevano rassicurato sul fatto che i lavori sarebbero terminati nel secondo semestre del 2026 ma il contenzioso al Tar impone ora un nuovo cronoprogramma.
Matteo Marcello