
I carabinieri stanno indagando sulla rissa scoppiata domenica mattina all’esterno di un locale in via Fontevivo (foto di archivio)
La Spezia, 16 settembre 2025 – Restano sempre piuttosto gravi le condizioni del giovane liberiano ferito con una coltellata alla schiena durante la rissa scoppiata domenica mattina all’uscita di un locale in via Fontevivo. il 28 enne liberiano, residente a Carrara, è ricoverato all’ospedale Sant’Andrea. Meno preoccupanti invece quelle del tunisino di 24 anni residente in città che ha riportato un ematoma alla testa e ferite da taglio.
Intanto ieri mattina personale della squadra ammministrativa della Questura spezzina ha notificato al presidente del circolo il provvedimento di sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande per 30 giorni. Stanno procedendo le indagini coordinate da carabinieri per risalire a tutti i protagonisti della rissa, in particolare all’uomo che ha sferrato la coltellata alla schiena del 28 enne. La sua posizione è grave e rischia l’accusa di tentato omicidio. Il fendente soltanto per pochi centimetri non ha centrato il cuore provocando comunque una profonda ferita al polmone.
Per cercare di mettere fine alla terribile mattinata di domenica all’uscita del locale di via Fontevivo è intervenuto personale dei carabinieri, polizia, polizia locale e Guardia di Finanza di Spezia anche una volante del commissariato di polizia di Sarzana. Gli operatori si sono trovati d fronte a una vera e propria guerriglia che dalle prime ricostruzioni sarebbe nata all’interno del locale nel corso della notte. Poi all’uscita alle 7 due gruppi distinti di cittadini di nazionalità straniera si sono fronteggiati non soltanto a parole ma lanciandosi bottiglie di vetro, sassi e affrontandosi armati di coltelli e un cacciavite che è stato poi trovato a terra ed è stato repertato dai carabinieri insieme a altri elementi che potrebbero rivelarsi utili alle indagini. Diverse persone partecipanti alla furibonda rissa sono state identificate. Alcune hanno dovuto farsi medicare al pronto soccorso degli ospedalei Sant’Andrea di Spezia e San Bartolomeo di Sarzana ma le condizioni più preoccupanti sono quelle di un liberiano e un tunisino.
Massimo Merluzzi