
Il consigliere regionale Davide Natale
Il 30 settembre scade la proroga che posticipa l’entrata in vigore della legge di riforma dei servizi funerari partorita dalla prima giunta Toti, capace di spazzare via in un colpo solo quel circolo virtuoso delle Pubblice assistenze che si autofinanziano reinvestendo i proventi derivati dai servizi funebri in quelli per la comunità, senza finanziamento da parte dello Stato e senza costi aggiuntivi a carico della collettività che, anzi, beneficia, di servizi come quelli di assistenza alle persone fragili (come disabili e anziani), nonché tutti i servizi di soccorso ed emergenza sanitaria.
"Un vero e proprio colpo di mannaia" lo ha definito Davide Natale, consigliere regionale e segretario dem della Liguria "che metterà a rischio tutti i servizi effettuati dalla Pa della Spezia, di Ceparana e di Lerici. Senza contare che il sistema dei servizi funerari garantito dalla Pubblica ha risvolti sociali di non poco conto, perché permette di garantire prezzi calmierati ai cittadini che ora rischiano di trovare meno ambulanze e costi aumentati per quanto riguarda i servizi necroscopici". La normativa, richiedendo la netta separazione delle due diverse tipologie di servizio – necroscopico e di soccorso – automaticamente porrà fuori legge i sistemi della Pubblica assistenza della Spezia e di Lerici che, attualmente, portano avanti entrambe le attività. Sarà vietato inoltre, aggiunge Natale "che il personale delle società che svolgono servizi funerari presti attività nel soccorso, per colpire Ceparana e Lerici".
"Come avevamo denunciato nel 2023 – prosegue il consigliere regionale – il centrodestra ha fatto il classico gioco delle tre carte, prendendo tempo ogni volta che si avvicina un appuntamento elettorale per puro calcolo politico. Mi rivolgo ai rappresentanti del territorio, anche a quelli del centrodestra, compreso il sindaco Pierluigi Peracchini, che è anche presidente della Provincia: non chini la testa anche su questo punto a Bucci. Ricordo bene l’ultima riunione dei rappresentanti dei gruppi consiliari in cui la giunta regionale si assunse l’impegno di trovare una soluzione capace di garantire da una parte il proseguimento di esperienze storiche e dall’altra tutelare le aziende private. Che fine ha fatto questa promessa? Serve una mobilitazione per difendere la nostra storia e per farla vivere nel futuro. Chiederò di calendarizzare la mia proposta di legge che va proprio in questo senso. Il volontariato e chi opera nel sociale – conclude Natale – ha bisogno di avere le Istituzioni al proprio fianco e non di averle contro!"
Alma Martina Poggi