
Sono circa 200 e vennero assunti con fondi Pnrr per accelerare i processi
PERUGIAHanno manifestato nel centro di Perugia i lavoratori precari del settore giustizia che ancora non sanno se verranno stabilizzati. Un centinaio nella provincia del capoluogo umbro, cioè circa un terzo del numero complessivo dei dipendenti del Ministero della giustizia operanti in questo territorio, 50 al tribunale e altrettanti alla Corte d’appello. Sono i precari che furono assunti nel 2022 grazie ai fondi del Pnrr, con l’obiettivo di accelerare i tempi della Giustizia, ammodernare il sistema e ridurre il numero di processi arretrati, e che adesso si trovano in un limbo non sapendo ancora se verranno stabilizzati.
"Siamo decine e decine di lavoratori in tutta l’Umbria, i cosiddetti precari della Giustizia che a oggi – come spiega uno di loro, Luciano Morini della Rsu del Tribunale di Perugia – non sappiamo che fine faremo poiché, a un anno dalla scadenza dei nostri contratti, il governo ha finora stanziato risorse per stabilizzare in tutta Italia solo 3mila lavoratori sui circa 12mila in questa nostra stessa difficile situazione”. Per questo motivo, per sollecitare la stabilizzazione di tutti i precari ieri, in concomitanza con altre piazze in tutta Italia, le organizzazioni sindacali di categoria Fp Cgil, Uil Pa e Usb Pi hanno organizzato un presidio e un’assemblea dei lavoratori di fronte alla Corte d’appello di Perugia. Presidio e assemblea a cui hanno partecipato tanti dei lavoratori coinvolti.
“Parliamo di personale – ha sottolineato ancora il delegato Morini – che in questi anni ha acquisito una grande competenza e che ha contribuito in maniera determinante alla riduzione dell’arretrato e dei tempi dei processi. Nonostante questo, il governo non ci dà risposte rispetto a una stabilizzazione che farebbe fronte a una carenza atavica del personale del Ministero della giustizia. Se si pensa che i pensionamenti in questo settore aumentano anno dopo anno a causa dell’invecchiamento naturale del personale, la nostra mancata stabilizzazione potrebbe portare a una stallo e annullare gli effetti positivi del Pnrr”.
“Il contributo dato dai precari in questi anni all’ammodernamento del sistema giustizia – ha commentato la segretaria della Fp Cgil di Perugia, Paola Scaramazza –, alla riduzione dell’arretrato e all’innovazione digitale ed organizzativa è innegabile".