FABIO BERNARDINI
Cronaca

Quella magica notte: "Dal sogno alla realtà. Spezia e gli spezzini sempre nel mio cuore"

Il 20 agosto del 2020 una data che resterà a vita nella storia della città. Vincenzo Italiano l’artefice di quel risultato "straordinario e inatteso". "Anche con lo stadio chiuso sentivamo forte il calore del pubblico".

Il 20 agosto del 2020 una data che resterà a vita nella storia della città. Vincenzo Italiano l’artefice di quel risultato "straordinario e inatteso". "Anche con lo stadio chiuso sentivamo forte il calore del pubblico".

Il 20 agosto del 2020 una data che resterà a vita nella storia della città. Vincenzo Italiano l’artefice di quel risultato "straordinario e inatteso". "Anche con lo stadio chiuso sentivamo forte il calore del pubblico".

Si illuminano e inumidiscono gli occhi a mister Vincenzo Italiano quando ci mostra i video, gelosamente conservati sul suo cellulare, dei festeggiamenti per la promozione in Serie A dello Spezia, la sera il 20 agosto 2020. Una data che resterà scolpita nella storia della città, che quella sera conquistò la serie A per la prima volta. "Un sogno diventato realtà, imprese miracolose condivise con la fantastica gente spezzina, gioie indescrivibili che restano per sempre nel cuore".

Mister Italiano, sono passati cinque anni dall’impresa storica della promozione in Serie A dello Spezia. Emozioni? Ricordi?

"Credo si faccia fatica a dimenticare ricordi che vanno oltre l’indelebile. È stata una promozione inaspettata, nessuno ci aveva dato come pretendenti al salto di categoria, specie dopo le prime giornate poco brillanti, nell’anno in cui il club aveva programmato un ridimensionamento del budget. È stata una grande impresa che, proprio perché impronosticata, ha determinato un’autentica esplosione di emozioni gioiose".

Promozione arrivata nel difficile contesto della pandemia.

"L’unica nota stonata, purtroppo, è stata l’assenza del pubblico a causa del Covid, anche se abbiamo sempre percepito il calore e la passione della gente. Indimenticabile le migliaia di tifosi fuori dallo stadio, la carovana che ci ha accompagnato al ‘Picco’ prima della semifinale e della finale. Il calore e l’affetto degli spezzini è stato fortissimo. Per me il 20 agosto 2020 è unico, quando si avvicina quella data il primo pensiero va a quella serata e a quella stagione strepitosa. Non lo nego, i ricordi mi fanno venire la pelle d’oca, simili imprese è normale che restino più impresse di altre".

’Una delle gioie più belle della mia vita’ è una frase ricorrente negli spezzini quando ci si riferisce al 20 agosto 2020. Per lei?

"Estendo l’analisi anche all’anno successivo, quando ci siamo salvati in Serie A. In quell’occasione abbiamo compiuto davvero qualcosa di miracoloso, se pensiamo a tutte le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, disputando quasi tutte le partite casalinghe del girone di andata a Cesena e in una categoria difficilissima come è la serie A. Dopo la promozione, la salvezza è stata un’impresa ancora più incredibile che, a livello sportivo, resterà nella storia del calcio italiano. Due anni meravigliosi che porto nel mio cuore".

Lo striscione Vincenzo...Spezzino, l’amore viscerale degli spezzini nei suoi confronti cresciuto dopo la salvezza in Serie A, poi quella separazione mal digerita con un’amarezza che col tempo sta lasciando il passo ai ricordi e all’affetto.

"In una mia intervista ho detto che il dispiacere più grande nella mia carriera di allenatore è stato aver avuto questo malinteso con la gente di Spezia. I due anni in riva al Golfo nessuno li cancellerà, ho conosciuto una tifoseria appassionatissima che ama da morire i propri colori, nella quale mi sono immedesimato. Voi spezzini siete gente di mare, di cuore e con grandi valori. Per me è stato un onore leggere quegli striscioni, li ho vissuti con una gioia grandiosa. Sono convinto che, per tutto quello che abbiamo vissuto insieme, prima o poi il nostro rapporto si chiarirà. Siete un popolo straordinario, avete posti fantastici nei quali ho vissuto in maniera grandiosa. Provo ammirazione, un enorme affetto e una grande nostalgia per i due anni passati a Spezia. Mi è dispiaciuto un po’ per come ci siamo lasciati, ma credo che arriverà un giorno in cui la situazione si chiarirà. Per me resta intatto il legame straordinario con la gente di Spezia, nel ricordo di quei due anni i brividi sulla schiena sono scontati".

Un peccato che il popolo bianco non abbia potuto festeggiare lo scorso primo giugno il ritorno in Serie A. Ha visto la finale contro la Cremonese?

"Ovviamente sì. Dopo la gara di andata ero convinto che lo Spezia avrebbe potuto conquistare nuovamente la massima serie. Però, quelle sono gare dove l’aspetto mentale e emotivo è importante, purtroppo i ragazzi non sono riusciti a regalare questa gioia, nonostante vi fosse uno stadio grandioso, un ‘Picco’ bellissimo che è diventato un gioiellino".

A Spezia c’è fiducia per il campionato che ad a iniziare

"Sono assolutamente convinto che anche quest’anno lo Spezia ripartirà per regalare questa grande felicità alla gente, ‘lotteremo’ certamente per arrivare nelle prime posizioni. Il fatto che D’Angelo sia rimasto e vi sia un nucleo portante, darà quella forza in più. Melissano so che sta lavorando con grande sacrificio per costruire una squadra di valore. D’Angelo credo abbia compreso l’amore incredibile degli spezzini per la maglia bianca, lui è un valore aggiunto in Serie B. Sono convintissimo che se la giocheranno con le prime".

Che messaggio vuole mandare a Spezia, con la promessa che la rivedremo al ‘Picco’ nel segno della riconciliazione?

"Non si può capire quanto mi manchino il lungomare, le serate passate a guardare i tramonti, Porto Venere. Tutt’ora mi sento con i ragazzi del porto Mirabello dove ero solito andare. Io sono uno che porge la mano, soprattutto a persone alle quali sono legatissimo come gli spezzini. E non nascondo che uno dei miei primi pensieri, nel corso del campionato, è vedere il risultato del mio caro Spezia. Forza Aquile, sempre!".