MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

"Pronti alla protesta". La Trinità e Falcinello uniti nel disagio infinito

I cittadini hanno formato un comitato per evidenziare lo stato di abbandono "Stiamo raccogliendo le lamentele di tutti i quartieri, il Comune non ascolta".

I vigili del fuoco hanno recintato l’area di via Aldo Moro dopo il crollo di un ramo. A destra il cantiere su via Falcinello

I vigili del fuoco hanno recintato l’area di via Aldo Moro dopo il crollo di un ramo. A destra il cantiere su via Falcinello

Un anno senza il ponte di collegamento tra la zona dello stadio “Miro Luperi“ e il centro cittadino distante poche centinaia di metri. Ma per coprire quella distanza gli abitanti sono costretti a un lungo giro in macchina oppure, a piedi, ad avventurarsi nel percorso ritaglia appositamente lungo la sponda del torrente Calcandola. Il cantiere è aperto ma gli operai non ci sono. Alla Trinità invece un cantiere non è mai stato aperto. I due temi sono stati al centro della prima riunione del comitato di cittadini “Uniti per Sarzana“ composto proprio dai residenti delle due zone sarzanesi in questo momento al centro dl malumore. Ma il gruppo di lavoro ha invitato anche tutti gli altri quartieri cittadini a unirsi al coro della protesta e far sentire il proprio lamento. Quello che sui social abbonda sempre ma che, all’atto pratico di far sentire la voce rimane spesso un grido strozzato. "Questa volta invece dobbiamo essere uniti e farci sentire – hanno spiegato i promotori del comitato Stefano Lodovici e Lara Scattina – e se necessario anche organizzare una clamorosa forma di protesta". Sul ponte di via Falcinello il calendario cambia data con troppa facilità. Il prossimo traguardo sembrerebbe il 28 novembre o comunque fine anno. Ma non si vedono tracce di avanzamento dei lavori e la situazione inizia a pesare. Anche il camminamento per i pedoni creato in parallelo al torrente Calcandola che condice in via Cisa a poca distanza dal parcheggio di Porta Parma non è più sufficiente.

"In estate poteva essere una soluzione – proseguono – ma adesso con il maltempo e la sera che arriva presto non è proprio consigliabile percorrere quel tracciato. L’amministrazione comunale deve intervenire, fare pressione sulla ditta incaricata della realizzazione dell’intervento. E’ un anno che il ponte è stato abbattuto e oltre al disagio ci sono attività commerciali che stanno soffrendo". Altra soluzione spinosa la zona della Trinità, in particolare le vie Aldo Moro, Caduti di via Fani e Ronzano. A confermare la criticità dell’area è arrivato l’altra sera il furto di una automobile, una Fiat 500, rubata nel parcheggio di fronte alla chiesa del Carmine.

"Partiamo da quello che è accauto due settimane fa – hanno proseguito – con la caduta di un ramo dall’altezza di 6-7 metri. Poteva essere una tragedia e invece l’area verde è ancora recintata e il tronco a terra. Eppure è risaputo che gli alberi sono vecchi e hanno bisogno di controlli e verifiche. Gli agronomi stanno monitorando gli altri alberi secolari vedremo quali situazioni verranno prese". Ma non sono soltanto gli alberi a agitare il quartiere. "Ci sono spacciatori a qualsiasi ora del giorno e della notte – proseguono – che utilizzano il campetto da calcio dismesso per i loro giri. Abbiamo l’oratorio del Carmine che è vuoto da quando è stato trasferito il Cea del Parco di Montemarcello Magra Vara. La notte diventa un albergo per i senza tetto. Intanto dovrebbe essere chiuso oppure affidato alla gestione del quartiere che non ha un punto di riferimento, soprattutto per gli anziani. Potrebbero organizzare pomeriggi insieme anche soltanto per fare due chiacchiere. Non sentiamo risposte concrete nonostante le varie proteste che ci hanno portato anche in consiglio comunale". Alla prima riunione del comitato non c’è stata l’adesione sperata dagli organizzatori anche se qualcosa si è messo. Soprattutto è stata ribadita la ferma volontà di non lasciare ristretto a due quartieri il coro della protesta. Come evidenziato dai consiglieri comunali di opposizione presenti alla prima uscita ufficiale del gruppo “Uniti per Sarzana“ i i quartieri alle prese con problematiche varie, dalle antenne della telefonia alle buche sull’asfalto e mancata manutenzione sono diversi. "Per questo dobbiamo unirci e farci sentire. Protestando singolarmente non si ottiene nulla ma dobbiamo essere tanti".

Massimo Merluzzi