
L’assessore e vicesindaco: "Non siamo al top, ma stiamo lavorando per colmare il gap". Lombardi: "I numeri spezzini potenzialmente influenzati da una stagionalità più tardiva".
"E’ un dato parziale che lascia il tempo che trova. Innanzitutto è provinciale e, in secondo luogo, non conteggia gli appartamenti a uso turistico che hanno registrato un’impennata. Quest’anno c’è stato un aumento di un migliaio di posti letto". Lo afferma l’assessore al Turismo del Comune della Spezia, Maria Grazia Frijia. Buona anche la presenza media che si attesta "a 2,5 giorni, quasi 3. Nel 2019 era di 1,5 giorni. Abbiamo lavorato molto sulla comunicazione della città e dei suoi eventi. Abbiamo lanciato nuove infrastrutture turistiche per una città più accogliente e aperto un nuovo punto informazioni". "Siamo arrivati al top? No, ma stiamo recuperando la cultura del turismo e stiamo lavorando per colmare il gap rispetto a mete turistiche operative da più tempo", aggiunge l’assessore.
Le sfide per il futuro non mancano: "Continuare a integrare il trasporto pubblico con l’obiettivo di rendere la città sempre più smart e accessibile a tutti e di migliorare i servizi: integrare mobilità su mare (per esempio traghetti), rafforzare il bike sharing, e perché no, in futuro, potrebbe esserci la possibilità di noleggiare delle macchine elettriche per muoversi in città in modo sostenibile. Stiamo lavorando anche sul fronte dell’estensione dei servizi ai crocieristi e della loro comunicazione. Un altro progetto importante è quello di area vasta del turismo: un lavoro sinergico tra gli attori interessati volto a raccontare il territorio a 360°: dal mare ai sentieri fino ai borghi da scoprire. Negli anni c’è stato un cambio di paradigma prima il turismo era vissuto come un fenomeno oggi invece è un settore economico di grande valore".
Anche l’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi parla di "dati provvisori in attesa delle rilevazioni definitive che potranno ulteriormente confermare il trend di crescita in atto". Sono risultati che "premiano territori capaci di valorizzare il turismo balneare con un’offerta diffusa, dall’entroterra ai piccoli borghi costieri, sostenuta anche da un’accoglienza ricettiva flessibile e da una forte presenza di turisti stranieri – spiega –. Il dato di La Spezia è potenzialmente influenzato da una stagionalità più tardiva, da flussi meno prevedibili nel turismo internazionale o da strategie distributive e promozionali ancora in fase di consolidamento".
"Il territorio spezzino – conclude – resta comunque un asset turistico strategico con grandi margini di recupero nella seconda parte dell’estate. Il dato più significativo, trasversale a tutte le province, è l’aumento della permanenza media del turista che rafforza l’idea di una Liguria sempre più orientata a un turismo sostenibile, esperienziale e di qualità".
Ilaria Vallerini