
Stabili ma critiche le condizioni del detenuto ricoverato in rianimazione. Pagani: "Villa Andreino in over capienza"
Due detenuti del penitenziario di Villa Andreino sono stati trasportati d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea per atti di autolesionismo. Entrambi – secondo fonti ospedaliere e sindacali – avrebbero ingerito pile e detersivo. Uno di loro di origine marocchina, classe 1994, in carcere per il reato di rapina con fine pena a marzo 2027, si trova ora ricoverato in rianimazione in condizioni critiche ma stabili dopo essere stato sottoposto a un’operazione in endoscopia effettuata dall’equipe di chirurgia.
A denunciare l’emergenza carceri che si "protrae da troppo tempo" è il segretario dell’Uilpa Polizia penitenziaria, Fabio Pagani, che in una nota fa il punto sulla situazione borderline del penitenziario spezzino. "Ben 70 detenuti sono stati assegnati in meno di un mese da altri istituti penitenziari del distretto Piemonte/Liguria/Valle D’Aosta al carcere di Villa Andreino, che ad oggi conta 190 detenuti, superando la capienza regolare di 151 persone – sottolinea Pagani –. Al contempo non si è registrata alcuna integrazione nell’organico di polizia penitenziaria: su 138 agenti previsti nel penitenziario della Spezia ne sono impiegati solamente 118. Le donne e gli uomini della polizia penitenziaria sono mortificati nell’orgoglio e stremati nelle forze per i carichi di lavoro esorbitanti. In determinati orari un solo agente deve gestire 3 o 4 posti di servizio e turnazioni prolungate anche di 18 ore consecutive. Del resto, a livello nazionale, nonostante i 16mila detenuti in esubero rispetto ai posti disponibili, la penitenziaria continua a essere mancante di 18mila agenti rispetto ai necessari, che diventano 20mila se si guarda solo alle carceri".
Una situazione allarmante che richiede, secondo Pagani, l’adozione di soluzioni efficienti e tempestive che portino alla riduzione della densità detentiva e al rafforzamento dell’organico. "Il ministro della Giustizia, Calo Nordio, e il Governo Meloni prendano compiutamente atto di un’emergenza che si protrae da troppo tempo e adottino misure consequenziali – conclude il sindacalista –, tali da determinare l’immediato deflazionamento della densità detentiva, il potenziamento reale degli organici della polizia penitenziaria impiegati nelle carceri e l’avvio di riforme complessive. Ogni minuto che passa il degrado e i rischi aumentano".
Ilaria Vallerini